di Andrea Busiello
Da Macerata in giro per il mondo, conquistando qua e là qualche bel successo. E’ la storia di Marco Animento (nella foto mentre piega in curva), trentaduenne maceratese doc che gareggia attualmente nella categoria moto delle Supermotard e che proprio domenica scorsa ha vinto il Gran Premio d’Italia disputatosi a Pavia dove ha messo dietro di se oltre venti contendenti ed è salito sul gradino più alto del podio in una gara difficile, che però alla fine ha regalato grandi emozioni. Noi siamo andati ad ascoltare la sua voce dopo questo bel trionfo ma abbiamo chiacchierato più ad ampio raggio su questa grande passione che Animento si porta dietro sin da fanciullo.
Animento, innanzitutto partiamo da questo successo in quel di Pavia: che emozione ha provato?
“E’ stato bellissimo vincere, come tutte le gare. Quando tagli il traguardo davanti a tutti la gioia è davvero grande e difficile da descrivere. E’ stata una gara che ho condotto sin dall’inizio e poi alla fine è arrivato questo successo. Devo ringraziare pubblicamente il team Fiamma di Macerata che mi ha aiutato alla grande per raggiungere tale risultato”.
Ci spieghi meglio la sua disciplina nell’ambito delle moto…
“Io gareggio nelle Supermotard, che praticamente altro non sono che una gara che per l’80% di essa si svolge sull’asfalto e per il 20% invece sulla terra. In Italia è uno sport piuttosto seguito anche se è nato relativamente da poco, circa 10 anni”.
Ci diceva qualche istante fa che questa sua grande passione è nata sin da fanciullo…
“E si, avevo 11 anni quando ho cominciato a gareggiare con le moto. Ho corso tanti anni con le motocross con le quali ho vinto per due anni il titolo di campione italiano ed ora continuo a gareggiare sempre e comunque. E’ una grande passione che mi porto dietro praticamente da quando ero piccolo quella che ho per le moto”.
Le prospettive per il futuro di Marco Animento quali sono?
“Bella domanda. La verità è che sono alla ricerca di una sistemazione ed alla ricerca di uno sponsor che mi possa supportare tutto l’anno altrimenti non posso gareggiare in un campionato intero perchè non riesco a coprire le spese. Speriamo che vada tutto per il meglio”.
Ci sono tanti grazie da elargire però alle persone che da sempre la sostengono, no?
“E si. La mia famiglia innanzitutto e poi anche il gruppo sportivo Fiamme Oro perchè essendo un’atleta della Polizia di Stato è con loro che mi alleno quotidianamente e dunque dedico questo successo a loro che mi sono da sempre vicini”.
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