di Simone Caraceni
Dopo tre pareggi consecutivi, la Fulgor Maceratese ritrova il successo dopo 90 minuti combattuti all’arma bianca contro una Castelfrettese coriacea e ben organizzata.
I biancorossi salgono così a quota 10 punti in classifica interrompendo inoltre un periodo di sterilità offensiva che stava diventando preoccupante: gli ospiti hanno dimostrato di non meritare la classifica deficitaria in cui versano, la squadra allenata da Bellagamba ha impensierito costantemente la retroguardia avversaria mostrando tuttavia macroscopiche ingenuità in difesa.
Partita fin da subito vivace con frequenti capovolgimenti di fronte e squadre allungate: al 17′ Ramadori prima e Landolfi poi non riescono ad insaccare in rete un ghiotto traversone dalla destra di Romagnoli. Gli ospiti trasmettono una sensazione di insicurezza nel blocco arretrato ma replicano colpo su colpo alle iniziative della Fulgor, al 32′ Gentili sventa un insidioso colpo di tacco di Giuliani.
Due minuti dopo la Castelfrettese passa con una punizione da sinistra di Pandolfi corretta in rete da bomber Principi, inspiegabilmente solo sul secondo palo. La reazione della Maceratese non concede all’avversario neanche il tempo di gioire per la rete realizzata.
Palla in profondità per Verazzo che non riesce a concludere sull’uscita di Gambadori, arriva da dietro Ramadori che piazza nella porta rimasta incustodita per il gol del pareggio.
Dopo un rigore in movimento fallito sotto misura da Principi, Landolfi con una conclusione di destro da dentro l’area di rigore perfora Gambadori ribaltando l’inerzia della gara nel giro di appena sei minuti.
Nella ripresa la Maceratese cede troppo campo agli ospiti che si installano nella metà campo della squadra di Porro: dopo due conclusioni di Marchegiani e una punizione dal limite di Pandolfi respinta da un prodigioso volo di Gentili, arriva l’inevitabile gol del 2-2 con un calcio piazzato al fulmicotone del neo entrato Cruz Pereira che lascia attonito Gentili.
L’atteggiamento troppo conservatore della Fulgor viene punito ma da questo momento in avanti Verazzo e compagni tirano fuori rabbia e convinzione per evitare il quarto pareggio consecutivo: Figueroa colpisce la base del palo dal limite dell’area, Verazzo per due volte non finalizza a tu per tu con Gambadori.
La Castelfrettese non bada a difendersi, prova a rispondere alle offensive maceratesi scoprendosi tuttavia eccessivamente: su un rilancio dalle retrovie, la difesa ospite si fa prendere d’infilata da Landolfi che si invola verso la porta e viene atterrato all’ingresso in area di rigore.
L’arbitro Pignotti assegna la massima punizione, trasformata con veemenza da Gaetano Verazzo che esulta polemicamente verso il pubblico dell’Helvia Recina:
nel finale la Castelfrettese prova a raddrizzare la gara ma Gentili non corre pericoli.
Dopo un infinito recupero, tutti negli spogliatoi per festeggiare l’agognato
ritorno al successo della Fulgor.
***
IL TABELLINO
MACERATESE (4-4-2): Gentili; Romagnoli, Benfatto, Timoniere, Borgiani; Juvalè¨, Trillini (56’Gattafoni), Figueroa, Verazzo (86’Rossi); Landolfi, Ramadori (76’Langella).
Allenatore: Porro
CASTELFRETTESE (4-4-2); Gambadori; Zoli, Papa, Pelusi, Rossi (86’Cantarini); Fratesi (83’Portaleone), Bellagamba, Pandolfi, Marchegiani; Principi, Giuliani (62’Cruz Pereira)
Allenatore: Bellagamba
ARBITRO: Pignotti di San Benedetto del Tronto.
Foto di Guido Picchio: in basso Maurizio Mosca, espulso dalla panchina.
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