Ora bisogna sfatare il tabù del Villa San Filippo. Reduce da due vittorie consecutive fuori casa (a Carrara e Poggibonsi) e da due sconfitte interne (Itala San Marco e due settimane fa contro la Pro Vasto), la Sangiustese cercherà di tornare a far punti e magari riassaporare il gusto della vittoria anche tra le mura amiche. Domenica arriva il Gubbio, reduce dalla sconfitta casalinga (1-2) contro la Lucchese. Gli umbri di mister Torrente si sono riscattati mercoledì andando a vincere per 1 a 0 (gol di Marotta) sul campo della Ternana, riuscendo così a qualificarsi per il turno successivo di Coppa Italia.
La Sangiustese affronterà questa sfida con l’intero organico a disposizione. Nella partitella disputata ieri nello stadio della frazione Corva di Porto Sant’Elpidio (dove i rossoblù si allenano tutti i mercoledì e i giovedì per tenere in buone condizioni il manto del Comunale) Tiziano Giudici ha provato lo stesso unidici che domenica scorsa ha vinto e convinto a Poggibonsi. Nella seconda squadra c’era Massimiliano Fanesi che ha recuperato dai problemi muscolari ed è tornato dunque a dipsosizione. Non è da escludere che Giudici in casa proporrà il 4-4-2, come aveva annunciato al termine della partita persa contro la Pro Vasto, e in questo caso al fianco del 17enne Diego Allegretti (ottimo il suo esordio dal primo minuto in Toscana) ci potrebbe essere proprio Fanesi. Da valutare le condizioni di Petrosor Voinea (nella foto), il giovane attaccante di orgine romena ieri ha infatti accusato qualche problemino fisico alla fine dell’allenamento. L’assetto a due punte sembra indispensabile nelle gare casalinghe dove, a differenza delle trasferte, la Sangiustese trova squadra più abbottanate e giocando con una sola punta fa molta fatica a trovare spazi e rendersi periocolosa.
E’ iniziato intanto con due pareggi in altrettante partite il campionato della formazione Beretti allenata ancora dal tecnico sangiustese Paolo Paoloni. Una squadra molto giovane rispetto alla media e di belle speranze che quest’anno gioca a Potenza Picena, sempre per non utilizzare troppo il campo di Villa San Filippo.
m. z.
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