(corriere.it)
TREVISO – Aveva visto la pubblicità di quella penna per televisione. Una penna «magica», che nascondeva al suo interno una videocamera e una memoria digitale nella quale memorizzare le immagini riprese. E non ha dubitato a lungo sul da farsi. L’ha comperata, l’ha nascosta nel bagno del suo ufficio e ha atteso che le dipendenti 25enni entrassero dentro, per riprenderle.
Ma una di loro se n’è accorta. Ha fotografato la penna e con le prove in mano ha denunciato il proprio datore di lavoro, un commercialista 50enne dell’hinterland trevigiano. L’accusa a carico dell’uomo è di «interferenza illecita nella vita privata», un reato che può costargli fino a quattro anni di reclusione. Eventuale causa civile a parte, per l’uomo il problema sarà anche quello di spiegare alla moglie come mai aveva deciso di nascondere la piccola telecamerina in quello scatolone, in bagno, sotto il lavandino
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