Taranto: giunta provinciale senza donne, il Tar Puglia la annulla

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BARI (Reuters) – Il Tar della Puglia, sezione di Lecce, ha accolto oggi il ricorso presentato da un comitato locale che aveva chiesto con un ricorso l’annullamento della giunta della Provincia di Taranto, di centrosinistra, perchè non ha rispettato le quote rosa, così come dispone lo stesso regolamento dell’ente.

“Il presidente Gianni Florido (nella foto) ha nominato gli assessori senza una rappresentanza femminile, anche in violazione del principio di non discriminazione previsto dalla Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”, ha detto al telefono a Reuters l’avvocato Nicola Russo, coordinatore di “Taranto futura”, il comitato che ha presentato il ricorso.

“Ora la giunta provinciale è illegittima e si dovrà procedere alla sua modifica entro 30 giorni, pena la decadenza della stessa, in modo tale da assicurare la presenza di entrambi i sessi” spiega Russo.

La giunta provinciale di Taranto guidata da Gianni Florido (Pd) è composta da 10 assessori, tutti maschi.

“Noi pretendiamo la presenza di almeno tre donne, anche se sarebbe meglio fare cinque assessori donne e cinque maschi. Ma se il presidente non nomina ameno tre donne entro il mese noi presenteremo al Tar un’altra istanza. Perchè la nomina deve essere proporzionale. Non solo, nel ricorso abbiamo anche sostenuto che non può essere una scelta politica: tutte le nostre ragioni sono state accolte dal Tar”, ha aggiunto Russo.

Intanto il presidente della Provincia di Taranto si difende dicendo che non c’è stata “alcuna attività discriminatoria, non sono un maschilista”.

“Mi adeguerò a una norma che peraltro condivido e che ho fatto cambiare io stesso nello Statuto con l’articolo 48 dello Statuto della Provincia. Farò in modo di rappresentare il genere femminile nel governo provinciale, come avevo già spiegato nelle motivazioni con cui ho presentato la giunta il 3 settembre scorso, con un secondo decreto di nomina”, ha detto al telefono a Reuters Florido. Dicendosi vittima “di una criterio concordato e messo in pratica da tutti i partiti della mia coalizione”.

Non è la prima volta che davanti al Tar, in Puglia, si deve discutere del mancato rispetto delle quote rosa nella formazione delle giunta. Proprio in provincia di Taranto c’è il precedente del comune di Maruggio. Mentre in provincia di Bari, nel settembre del 2008, fu sempre il Tar, questa volta della sezione di Bari, ad imporre al sindaco di Molfetta, Antonio Azzolini, (senatore in carica del Pdl) la presenza femminile in giunta, non ritenendo sufficiente l’elezione in Consiglio Comunale di sole quattro donne.

A presentare l’istanza furono la Commissione femminile della Regione Puglia e alcuni consiglieri dell’opposizione di centrosinistra.



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