E’ stato un Consiglio comunale molto partecipato, quello che si è tenuto ieri sera, 3 agosto, a Tolentino e convocato su proposta del PdL e dal Gruppo Foglia, prontamente accolta dalla Maggioranza, dal Presidente del Consiglio e dal Sindaco e dedicato a discutere sullo stato dell’occupazione a Tolentino.
Tanti i lavoratori presenti, soprattutto dipendenti della Poltrona Frau e delle Pelletterie 1907, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali. Per consentire a tutto il pubblico presente di seguire i vari interventi, è stato installato un monitor nella sala Musso ed i lavori del Consiglio sono stati trasmessi in diretta dall’emittente televisiva Videotolentino. Hanno presenziato l’Assessore regionale Fabio Badiali, il Consigliere regionale Cesare Procaccini. Presente in doppia veste di Vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche e capogruppo consiliare Francesco Comi. La provincia di Macerata è stata rappresentata dal Presidente Franco Capponi, dall’Assessore al Lavoro Blarasin e nel doppio ruolo di Assessore provinciale e capogruppo consiliare da Giuseppe Pezzanesi. Dopo l’introduzione del Sindaco Luciano Ruffini si sono susseguiti diversi interventi che sono stati portati dai rappresentanti di Confindustria (ha partecipato il Presidente Nando Ottavi) dalla Camera di Commercio (ha partecipato il Presidente Giuliano Bianchi) dalla CGIL (presenti Aldo Benfatto Presidente provinciale, Daniel Taddei rappresentante dei lavoratori di Poltrona Frau, Domenico Ticà rappresentante dei lavoratori di Pelletterie 1907) dalla CISL (presente il segretario provinciale di Filca Primo Antonelli). Intervenute anche le associazioni di categoria CNA (hanno partecipato il Presidente provinciale Maurizio Dignani, il Presidente di Tolentino Rodolfo Frascarelli il rappresentante Paolo Cabascia) Confcommercio, (hanno partecipato il Presidente della delegazione di Tolentino Novella Pippa, il responsabile della delegazione di Tolentino Corrado Fabiani, il responsabile provinciale Alvaro Caramanti) Confartigianato (presenti il Vicepresidente di Tolentino Silvano Ronconi, il Segretario Giuliano Bianchi). Inoltre è intervenuto anche l’Amministratore Delegato di ConsulGroup Roberto Cardinali.
Nei diversi interventi che si sono susseguiti nelle oltre sei ore di dibattito, concluso la votazione unanime di un documento presentato dal Sindaco e scaturito da due diverse mozioni prospettate dalla Maggioranza e dalla Minoranza. Sia gli ospiti che i consiglieri comunali, oltre ad analizzare l’attuale situazione economica, hanno focalizzato l’attenzione sulle diverse situazioni in cui si trovano attualmente i lavoratori di Pelletterie 1907 e Poltrona Frau. Ne sono scaturite diverse proposte, alcune delle quali accolte favorevolmente dalla platea che non ha mancato di sottolineare con lunghi applausi i suggerimenti più graditi o le sottolineature più importanti.
In sintesi tutti si sono detti d’accordo nel far modificare l’aspetto gestionale delle due aziende, si è auspicato l’ingresso in Pelletterie 1907 di nuovi imprenditori locali, chiusa l’attuale situazione finanziaria in cui versa l’azienda, capaci di applicare un nuovo piano industriale che consenta un rilancio del marchio e quindi un nuovo posizionamento dei prodotti sul mercato internazionale. Per quanto concerne, invece Poltrona Frau, tutti hanno posto l’accento sul fatto che l’attuale management sta razionalizzando con il solo intento di aumentare la redditività dell’azienda in borsa. Quindi maggiore attenzione a profitti dati da valori aggiunti e minor importanza data ai prodotti che, contrariamente a quanto avvenuto in questi ultimi anni, nel tempo hanno contribuito all’ascesa ed all’affermazione del marchio Frau. Altro discorso importante quello improntato sul mantenimento a Tolentino della governance, ossia dei livelli decisionali oltre che operativi e produttivi. Più in generale, inoltre, si è detto che per uscire da questo periodo di crisi bisogna, ora più che mai, fare promozione, innovazione, abbassare i costi dovuti a tassazioni e spese varie quali energia, trasporti, infrastrutture, studiare un nuovo sistema di assistenza che vada in aiuto di chi perde il lavoro e delle famiglie in difficoltà, abbassare i costi dell’apparato pubblico, favorire la promozione dei prodotti “made in Tolentino” attraverso la partecipazione a fiere, incoraggiare joint venture con nuovi mercati, continuare nella politica di promozione attivata con “Tolentinoexpò”.
Da più consiglieri è venuta la richiesta che il fondo di solidarietà comunale venga ulteriormente ampliato per sostenere quanti sono in difficoltà. Nel corso del Consiglio comunale si è anche dibattuto sulla creazione di un nuovo centro commerciale in zona Pace ed è stato chiesto sia di sostenere il comparto commerciale che di fare scelte condivise con gli esercenti per quanto riguarda il nuovo polo commerciale.
Il Consiglio comunale è iniziato alle ore 21.30 ed è terminato alle ore 3.15.
Queste le sintesi degli interventi di alcuni ospiti intervenuti al Consiglio comunale aperti
Seguito con molto interesse da tutti i presenti l’intervento di Roberto Cardinali, Amministratore delegato ConsulGroup che per diversi anni ha operato all’interno di Poltrona Frau. Cardinali in particolare si è soffermato sull’importanza di avere a Tolentino la governance, in quanto il potere decisionale spostato al nord è un depauperamento per l’intera comparto produttivo tolentinate. Inoltre ha ricordato che i manager recentemente assunti in Frau hanno un costo enormemente superiore a quanto previsto e certamente superiore ai 66 esuberi annunciati. Nel concludere si è detto fiducioso che con le giuste strategie, il gruppo Frau può tranquillamente crescere e ragionando “in grande” si può dare ulteriore impulso alla produzione ed al marchio, andando a creare un gruppo industriale di grande rilievo mondiale.
Nel suo intervento il Presidente della Provincia Franco Capponi ha evidenziato che “la crisi delle aziende Pelletterie 1907 e Poltrona Frau sono estremamente diverse ma tutte e due rispecchiano il momento di crisi globale che stiamo attraversando. Per Pelletterie 1907 è possibile il subentro di un nuovo gruppo in quanto la crisi è solamente di tipo finanziario e non di commesse. Diverso è il problema Frau che attiene più alle strategie aziendali che ad una vera e propria crisi. Le soluzioni sono entrambe a portata di mano. Della prima abbiamo detto mentre per quanto riguarda la Poltrona Frau occorrerebbe individuare all’interno della strategia dell’azienda, una scelta diversa che rafforzi anziché depotenziare il marchio,che cerchi il posizionamento nelle fasce alte di prodotto e soprattutto il legame con il territorio che, a nostro avviso, non è stato adeguatamente valutato dal management alla guida del gruppo ed all’apparenza in contraddizione con quanto il gruppo Charme sta sviluppando: l’alta gamma, il made in Italy, una manifattura certificata, un’alta valorizzazione delle professionalità e del lavoro e delle proprie maestranze. La Provincia metterà in campo le proprie strategie per sostenete soprattutto i lavoratori e per invitare le aziende a rivedere i loro piani di riorganizzazione”.
Il Presidente di Confindustria Nando Ottavi ha rimarcato che “questo Consiglio aperto è stato molto interessante per dibattere sulla situazione di aziende molto importanti per il nostro territorio come le Pelletterie 1907, dove vi è una difficoltà di gestione e dove mi auguro che nuove forze possano contribuire ad un rilancio, sia del marchio che dell’azienda
Per la Poltrona Frau credo che la difficoltà sia dovuta ad un calo dell’esportazione che nella nostra regione è scesa di oltre 20 punti percentuale. Auspico che si possa trovare quell’accordo necessario tra le forze sociali e la direzione che possa soddisfare i dipendenti che hanno contribuito alla crescita dell’azienda e che permetta alla Frau stessa, nella ristrutturazione, di poter continuare a crescere come in passato”.
Il Presidente della Camera Commercio Giuliano Bianchi ha “trovato la seduta molto interessante e visti i tempi molto opportuna. Confermando l’esigenza di un lavoro coordinato tra le istituzioni di ogni livello, ribadiamo la disponibilità della Camera di Commercio, per quanto nelle nostre possibilità, per il mantenimento dello stato occupazionale e saremo vicini alle istituzioni in ogni azione che si vorrà intraprendere”.
Il Vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche e capogruppo consiliare Francesco Comi ha detto che “occorre istituire, per aiutare i lavoratori delle Pelletterie 1907 che non percepiscono stipendi da mesi, un prestito d’onore senza interessi e per i casi più seri attingere alle risorse del fondo comunale di solidarietà per contributi a fondo perduto. Rispetto alla Frau occorre richiamare il top management dell’azienda alla solidarietà. L’azienda non è in crisi, non ci lasceremo convincere ad accettare le conseguenze di una mera speculazione finanziaria fatte sulla testa dei lavoratori.
***
Questo il documento proposto dal Sindaco Luciano Ruffini, al termine della seduta del Consiglio Comunale aperto dedicato a dibattere sulla situazione dell’occupazione a Tolentino, approvato all’unanimità e scaturito dalle due mozioni presentate, nel corso dei lavori, dalla maggioranza e dalla opposizione.
1) Esprime concreta vicinanza e solidarietà ai lavoratori coinvolti nei processi di ristrutturazione.
2) Sostiene le posizioni ed i diritti dei lavoratori e della Rsu di Poltrona Frau e Pelletterie 1907.
3) Impegna la Giunta comunale:
a) ad utilizzare tutti gli strumenti per indurre la dirigenza di Poltrona Frau ad un atteggiamento responsabile, necessario a continuare il confronto con i lavoratori e le organizzazioni sindacali, scongiurando i licenziamenti e l’impoverimento dello stabilimento di Tolentino;
b) a sollecitare il management di Poltrona Frau a mantenere fede agli impegni assunti anche con la città di Tolentino per fare di Poltrona Frau la capogruppo di un progetto competitivo a livello internazionale;
c) a facilitare l’incontro e l’eventuale subentro di una nuova società alla guida di Pelletterie 1907 in grado di risanare l’azienda e assicurare ai lavoratori il giusto e meritato salario;
d) ad istituire, per i lavoratori di Pelletterie 1907 che ne facessero richiesta, un “prestito d’onore”, attingendo dal fondo di solidarietà istituito nel bilancio preventivo 2009 ed anche in collaborazione con le istituzioni e gli istituti finanziari del territorio, da erogare direttamente ai lavoratori, che dovranno restituirlo in due anni senza alcun interesse, con modalità condivise tra Amministrazione e richiedente;
e) a sensibilizzare le istituzioni del territorio e gli istituti finanziari per il reperimento di risorse finalizzate alla solidarietà immediata ed alla promozione ed al rilancio delle imprese artigiane, commerciali, agricole o industriali;
f) a sostenere il commercio a Tolentino e le posizioni dei lavoratori di questo settore, favorendo le iniziative nel centro storico e negoziando posizioni condivise in merito al Piano Pace con particolare riferimento al comparto C1, extraresidenziale.
4) Chiede a tutte le istituzioni di prendere in seria considerazione la situazione complessiva del territorio, al fine di far si che il famoso “modello marchigiano” possa continuare a svilupparsi e possa ancora costituire lo strumento principale di sviluppo civile e sociale della nostra regione.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La FRAU non è più marchigiana dal 2006. E’ di fatto della proprietà della Charme Investment, che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo… Ad Aprile del 2006, col Sindaco Ruffini e l’Ass. D’Arienzo stavano in stretta confidenza: erano così in sintonia quando s’erano incontrati al Salone del Mobile di Milano… penso che dopo che le aioni FRAU hanno perso il 71% del valore, Luca Cordero si neghi al telefono.
Interventi di aria fritta, conditi con prese di posizione che nulla dicono, mescolati con una locale “apro la bocca e non dico nulla”…
….
…..
……
…………
Il “modello marchigiano” è in crisi in molti settori, da diversi anni, in quanto è basato sulle piccole industrie a bassa tecnologia (cioè l’uomo conta ancora più dellle macchine, macchine che sono, nonostante le migliorie, sostanzialmente le stesse di 50 anni fa).
Ma l’industria a bassa tecnologia (cioè l’uomo che cuce, taglia, pialla, incolla, incide, carica, carda, lega, infila, colora, applica, ecc. ecc.) è la punta di diamante delle industrie (a basso costo produttivo) dell’Estremo Oriente, della Cina, del Vietnam, dell’India…
Solo che da noi le fabbriche sono piccole e il lavoro incide sui costi di produzione, mentre da altre parti le fabbriche sono enormi e la forza lavoro incide pochissimo sui costi di produzione: quindi all’estero producono molto più di noi (alla stessa qualità) a prezzi competitivi…. Ed allora il mercato si rivolge a dove il bene costa meno.
Dalla fine degli anni ’60 fino al 2000 il modello marchigiano si è sviluppato ed ha conquistato grandi quote di mercato in tutto il mondo, ma non si è mai aggioranto.
La mentalità, in moltissime fabbriche, è la stessa di 30-40 anni fa.
Solo negli ultimi tempi (in ritardo di anni) le fabbriche si sono informatizzate.
E comunque ogni imprenditore (geloso del proprio successo e miope di fornte alle sfide globali) non ha saputo capire che la sua piccola fabbrica (assieme ad altre 100 piccole fabbriche del suo distretto) non avrebbe(ro) retto il confronto con le fabbriche dell’Estermo Oriente dove la produzione era enorme a prezzi ridicoli.
Qui molti imprenditori, invece di consociarsi e risultare più competitivi, hanno preferito coltivare il proprio piccolo orticello (che ogni anno diminuiva) non volendo rendersi conto che l’ordo cinese o indiano o vietnamita era mille volte più grande del suo, rendeva di più e costava molto di meno.
La sfida e trovare nuove strategie per far fronte ai nuovi scenari globali, ciò signfica meno utili e più investimenti.
Significa più collaborazione e meno stupida invidia.
Significa chel’imprenditore deve essre più interessato alle sorti della fabbrica che ad accrescere il proprio conto in banca.
Significa che le strategie devono essere comuni e non che ognunoi va per conto suo: tutto il resto è aria fritta.