di Simone Caraceni
Pallavolo d’élite domani sera, mercoledì 4 marzo, al Fontescodella di Macerata: la Lube attende i campioni d’Europa uscenti dello Zenit Kazan, vincitori nel 2008 al termine di un’emozionante finale contro la Copra Piacenza.
Entrambe le squadre hanno raggiunto i quarti senza eccessivi patemi: i biancorossi hanno eliminato i turchi del Fenerbahce, i russi gli sloveni del Bled.
Lube al secondo posto nel campionato italiano, in piena lotta con Cuneo e Trento mentre lo Zenit è al quarto posto nel torneo russo, con 7 punti di ritardo dal Fakel Novy Urengoi capolista.
L’allenatore non è più Viktor Sidelnikov ma Vladimir Alekno, reduce dalla fallimentare esperienza sulla panchina della nazionale russa: il tecnico di origine franco-bielorussa, con trascorsi in Italia da giocatore (ad Asti e Spoleto), torna dunque ad allenare un club dopo Tours e Dinamo Mosca con le quali non ha mai conquistato un trofeo internazionale.
Il roster del Kazan è di primo livello, nella qualità tecnica e nelle doti fisiche: diagonale palleggiatore-opposto a stelle e strisce con l’ex modenese Lloy Ball in regia in coppia con Clayton Stanley, una perfetta miscela di classe e potenza.
I due schiacciatori sono il trentaduenne Alexey Bovduy e il nuovo arrivato Alexander Korneev, prelevato dagli acerrimi rivali della Dinamo Mosca: certamente più temibile il secondo, entrato ormai in pianta stabile nella rosa della nazionale.
Al centro due autentici colossi, Alexander Bogomolov (2.08) e Alexander Abrosimov (2.07): i loro punti di forza sono servizio e attacco, Bogomolov sicuramente più solido a muro ma un palleggiatore esperto come Valerio Vermiglio potrà metterli in difficoltà con il suo gioco veloce e imprevedibile.
Il libero è Artem Ermakow, anche lui nel giro della nazionale russa per lungo tempo, poi scalzato da Alexei Verbov: sarà una sfida a distanza stimolante con Mirko Corsano.
Pronostico sicuramente incerto con la Lube chiamata a raccogliere il massimo dalla gara in casa per poi affrontare con maggiore serenità il match di ritorno, molto duro dal punto di vista ambientale e logistico.
Vedremo chi la spunterà in questo doppio confronto, da una parte il carattere e l’organizzazione di gioco dei biancorossi, dall’altra le individualità e la debordante forza fisica dei russi.
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sara’dura,dobbiamo al massimo perdere un set,perche’in russia sara’una guerra,ovviamente il 3a0 sarebbe il massimo,e se trento ha perso 3a0 a macerata anche i russi possono essere regolati ma con una prestazione senza sbavature ovviamente!!
giustissimo,Marco, oggi più che mai serve grinta, determinazione e soprattutto, continuità e concentrazione……ma anche noi siamo imprevedibili, nel bene e nel male.
………e nei match importanti, ci siamo!