di Beatrice Cammertoni
Fare informazione ed allo stesso aprire le porte del giornalismo agli studenti collaboratori, questi gli obbiettivi del notiziario dell’Università di Macerata Città Ateneo.
Per gli immatricolati a Macerata la copia gratuita, reperibile nelle portinerie delle Facoltà e distribuita a cadenza trimestrale, sta diventando sempre di più un’istituzione della vita universitaria. Ad essa si affianca il sito internet online che sta cambiando forma in questo periodo per divenire sempre più interattivo con i lettori (www.unimc.it/cittateneo).
Ogni numero segue principalmente una tematica a cui si affiancano articoli di attualità e sul territorio maceratese.
La redazione del notiziario si compone di docenti, studenti e personale amministrativo. Essa è guidata dal direttore Angelo Ventrone, docente di Storia Contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche e coordinata per gli aspetti relativi alla comunicazione da Paola Dezi.
Cronache Maceratesi ha incontrato loro e tutti i collaboratori di Città Ateneo.
Come e con quali obiettivi nasce Città Ateneo?
Angelo Ventrone: “Città ateneo esiste ormai da diverso tempo ma negli ultimi anni ne è stata creata anche una versione on-line per svolgere una funzione comunicativa, informativa e di riflessione ancora più significativa per gli studenti dell’ateneo maceratese.”
Come si struttura il sito internet e che servizi offre?
Paola Dezi: “Il sito è in via di rinnovamento, presto ci sarà una nuova versione più interattiva in cui sarà possibile lasciare commenti e intervenire in un forum aperto a tutti gli studenti iscritti articolato per tematiche e per facoltà. Nel sito ci sono sei sezioni-rubrica e in esse sono riportati gli articoli frutto della collaborazione con studenti selezionati, che hanno così la possibilità di diventare pubblicisti e con il personale tecnico-amministrativo. Nel nuovo sito ci sarà più spazio per concorsi fotografici, giornalistici e di narrativa, per sondaggi e per auto sponsorizzazioni tramite cui i locali del centro e della provincia potranno sponsorizzare i loro eventi e creare una sorta di calendario della vita mondana maceratese.”
Offrite anche un importante servizio via e mail per tutti gli studenti dell’ateneo, in che cosa consiste “Città ateneo segnala”?
Paola Dezi: “Si tratta di una Newsletter che riporta i nuovi articoli pubblicati nel sito. Inoltre consente ai lettori di poter contribuire nella pagina web.”
Tra gli articoli del vostro notiziario c’è sempre spazio per il territorio maceratese.
Da cosa è motivata questa attenzione particolare?
Paola Dezi: “L’Università è fortemente legata al territorio maceratese. Città ateneo si propone di dare luce a questa realtà perché è importante sia per gli studenti maceratesi sia per gli studenti che si trovano a vivere qui perché fuori sede. Spesso gli stessi residenti non conoscono questi luoghi e queste tradizioni.”
La redazione di Città Ateneo è composta da studenti delle varie Facoltà.
Cosa vuol dire raccontare l’Università da “insider”?
Marinella:” È molto stimolante, perché la racconti con gli occhi di studente ma allo stesso tempo con un atteggiamento più critico. Quando si intervistano gli studenti, si va a conoscere un ente o un istituto si fanno delle domande diverse da quelle che si sarebbe posto uno studente. Si conoscono molte più cose che facendo una vita universitaria di superficie non si sarebbero approfondite.”
Francesco: “Provare a fare il giornalista in una redazione coordinata è un’esperienza che accresce le capacità a livello professionale e inoltre aiuta anche a rendersi conto della realtà universitaria e di tutto ciò che ne è al di fuori: per riportare i fatti in un articolo è necessario andare oltre alla semplice analisi e riflettere più a fondo su ciò che accade, motivare, dare valore agli eventi. Pur nella piena libertà è necessario spiegare la propria posizione. Come studenti abbiamo così un approccio meno ingenuo ai servizi e alle iniziative dell’Università.”
Marco: “Scrivere un articolo porta comunque ad acquisire una visione non più soggettiva per aiutare gli altri a comprendere.”
Marinella: “ Inoltre provenendo da diverse Facoltà puntiamo a dare una visione a 360° gradi.”
Diego: “Scrivere dell’Università porta ad essere meno studente e più parte del mondo del lavoro e della città. Città Ateneo fa inoltre da linea di unione tra la vita universitaria maceratese e le altre testate giornalistiche che si occupano di cronaca locale, collegando tutto ciò che riguarda Macerata a quello che è il contributo di coloro che vivono la città da fuori sede o da pendolari. La stessa redazione si compone anche di studenti di altre città.”
Direttore, qual è il bilancio di questi primi anni nella redazione di Città Ateneo?
“Siamo diventati il giornale dell’Università: tutte le iniziative editoriali e periodiche passano sotto il logo di Città Ateneo. Stiamo aiutando i ragazzi a diventare pubblicisti e speriamo di continuare a farlo.
Raccogliere le idee e le riflessioni, le speranze e a volte anche le delusioni dei collaboratori che rappresentano gli studenti mi ha portato a conoscere il loro mondo non solo come docente ma anche come persona.
Con Città Ateneo i collaboratori sono protagonisti, inoltre non sono molti gli atenei dotati di uno strumento come questo che sintetizzi l’attività e i progetti che l’Università riesce a realizzare”.
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