Mauro Evangelista,
l’arte di illustrare

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di Matteo Zallocco

A dicembre oltre 5.000 persone hanno visitato agli Antichi Forni “Libriamoci, Mostra Internazionale dell’Illustrazione”, dedicata quest’anno a 120 opere di Mauro Evangelista. E tra i tanti consensi non è certo passata inosservata la visita (e i complimenti) del maceratese più illustre, Dante Ferretti, tornato nella su città natale per le festività natalizie. Lo scenografo due volte premio Oscar ha detto di aver molto apprezzato le opere di questo artista che non conosceva e che potrebbe essergli d’aiuto per una sua prossima scenografia…

“Mi ha fatto veramente piacere – confessa Mauro Evangelista -, purtroppo quel giorno non c’ero ma i complimenti di un personaggio così importante mi hanno colpito. La scenografia? Mi ha sempre affascinato, sarebbe meraviglioso fare qualcosa in questo settore”.

Intanto questa mostra ha acceso un po’ le luci dei riflettori dei maceratesi su un’artista già affermato a livello internazionale, ma che ha spesso lavorato dietro le quinte…

“Sì la mostra ha attirato molta gente, vedere i disegni originali fa un altro effetto. Io qui a Macerata avevo sempre lavorato dietro le quinte anche perché ricoprendo il ruolo di presidente dell’Associazione Fabbrica delle Favole non volevo fare il protagonista. Il nuovo presidente Eleonora Sarti e l’assessore Federica Carosi hanno fortemente voluto questa mia mostra, grazie alla quale effettivamente tutta la città mi ha scoperto”.

Per lei il 2008 può essere considerato l’anno della consacrazione visto che sono arrivati anche due riconoscimenti molto importanti, il “Premio Andersen Miglior Illustratore” e il “Premio Emanuele Luzzati…

“Assolutamente sì, è stato l’anno più importante dopo quello della mia affermazione in questo lavoro: era il 1994 e fui inserito tra gli ottanta illustratori alla Fiera Internazionale di Bologna che è una vetrina importantissima perchè il catalogo arriva a tutti gli editori del mondo e infatti qualche mese dopo arrivò la prima richiesta, addirittura dal Taiwan”.

Come e quando si è avvicinato all’arte?

“Ho avuto la passione per la pittura sin da bambino, poi ho frequentato l’Istituto d’arte a Macerata e l’Accademia di Belle Arti (gli ultimi due anni a Venezia). Qui a Macerata il professor Maurizio Livetto mi fece conoscere il settore dell’illustrazione, per me ancora sconosciuto”.

Ora è anche direttore artistico del progetto “Ars in fabula, formazione artistica per l’editoria” organizzato dall’Associazione Fabbrica delle Favole e dall’Accademia di Belle Arti…

“Sì il progetto è nato nel 2001 e abbiamo collaborato con case editrici italiane e straniere. Ogni estate dei ragazzi passano un mese e mezzo a Macerata per effettuare questi corsi e lo scorso settembre insieme all’Accademia abbiamo avviato il Master di illustrazione per professionalizzare questi studenti che lavorano su testi assegnati direttamente dalle case editrici”.

Come definirebbe la sua arte?

“Mi piace usare una frase di un’illustratrice slovacca, Kweta Pakowska: “il libro illustrato è il primo museo d’arte per i bambini”. E’ importante trasmettere sin dall’infanzia un’alta qualità delle immagini perchè quello è il momento di formazione più importante”.

Ma è vero che il 2009 sarà il suo anno sabbatico?

“Sì, dopo 15 anni nell’illustrazione per bambini voglio cercare di aprire una parentesi nel mondo della letteratura, mettere le basi per un progetto, sto pensando alle Operette Morali di Leopardi che nessuno ha mai illustrato”.

Aspettando, magari, la chiamata di un editore delle nostre parti. Sempre se prima non arriverà quella di un certo Dante Ferretti…



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