Dal teatro minimo di Sforzacosta al festival di Locarno: vincono il premio speciale Ispec 2016. E’ la storia di Giorgio Maria Cornelio di Montecassiano e Luca Rossi di Appignano autori, registi e produttori giovanissimi – entrambi 19enni – del film “Ogni roveto un dio che arde”. Con loro un cast di promettenti attori trascinati dalla talentuosa Valentina Lauducci e i poeti prestati al grande schermo Elisabetta Moriconi e Vincenzo Consalvi. Fondamentale per i due registi l’esperienza al Minimo Teatro di Sforzacosta. Oltre ad aggiudicarsi il riconoscimento che l’istituto di storia e filosofia del pensiero contemporaneo assegna al Rivellino Leonardo Da vinci di Locarno in occasione della 69a edizione del festival del Film di Locarno, il film è stato presentato nella sua forma in itinere alla 52a edizione del festival Internazionale del cinema di Pesaro nella sezione “Satellite – visioni per il cinema futuro”.
Il film inizia con un pellegrino che si sveglia nell’adolescenza del mondo e torna a camminare, proponendosi, come in racconto di Borges, di disegnare l’universo. «E’ un prepotente e stupendo cammino nell’adolescenza del mondo – così la motivazione del premio di Locarno – con la volontà di disegnare l’universo, formando un atlante parziale di nomi e luoghi, alla ricerca di tracce e materiali più forti del tempo, diventando così invenzione di una memoria nuova, inno a quanto brucia e non cessa di consumarsi, ma anche testimonianza di un cinema capace di farsi perpetuo luogo di incontro. Con fortissimi richiami a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, a Sergej Paradžanov e al Carmelo Bene di “Nostra Signora dei Turchi”, l’opera di questi giovanissimi registi manifesta intelligenza ed entusiasmo, passione cinefila e profondo sguardo verso il futuro».
(Cla.Ri.)
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Complimenti!
Brava Valentina Lauducci!!!