Casini-D’Alema: “Pettinari è la svolta”
Capponi si rivolge ai giovani

LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE - Comizio a due a Civitanova, poi D'Alema si sente male e a Macerata arriva solo Casini insieme al candidato del centrosinistra. Appello al voto ai Giardini Diaz e festa a Civitanova per il candidato del centrodestra

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casini-dalema-pettinari-in-giro-x-il-corso-commercianti-2-300x200di Laura Boccanera

La strana coppia. Fa un certo effetto vedere in giro per Corso Umberto I Massimo D’Alema e Pierferdinando Casini che fanno shopping come due turisti qualsiasi a Civitanova. In mezzo alla gente a “caccia” di voti per sostenere la candidatura di Antonio Pettinari. Un nome che ora circola anche a Roma tanto è diventato “rilevante” il caso Macerata. Lo si capisce anche dalla presenza massiccia dei media nazionali, ma ancor più dalle parole dei due leader, un tempo lontani e oggi quasi a spasso a braccetto. La giornata elettorale è cominciata alle 18 presso il bar La Romana dove i due hanno tenuto una conferenza stampa. Presente in massa l’Udc e il Pd regionale, da Gianmario Spacca, Palmiro Ucchielli a Pietro Marcolini, Mario Cavallaro, Giulio Silenzi, Sara Giannini, Rosalba Ubaldi, Luca Marconi.

casini-dalema-pettinari-in-giro-x-il-corso-commercianti-6-300x200 A rompere il ghiaccio è Casini: <<i nostri partiti hanno storie e tradizioni differenti, lo riconosciamo, in questa coalizione nessuno si fa la plastica, ciascuno è se stesso. C’è piena fiducia in Spacca e la scelta di Pettinari è stata una scelta basata sul modello locale, in grado di risolvere i problemi della provincia in sintonia con la Regione. Non so se sia corretto parlare di modello, di sicuro al contrario del presidente del consiglio Berlusconi che ha chiesto un referendum sul governo con questo voto, noi vogliamo che le forze locali si uniscano in sintonia per il buon governo locale>>.

casini-dalema-pettinari-in-giro-x-il-corso-commercianti-32-300x200Lo spalleggia D’Alema: <<siamo qui per sostenere una svolta ed un cambiamento che sia in sintonia con il governo regionale, la collaborazione democratica di forze diverse produce buoni frutti. Sappiamo che la scelta che abbiamo fatto in questa provincia è stata coraggiosa anche se non indolore, qualcuno non ha capito, qualcuno se n’è andato, ma dal voto del primo turno abbiamo avuto un forte incoraggiamento. Anche la sinistra più radicale che non si è alleata con noi ha avuto un buon risultato da rispettare e Sel non ci crea alcun imbarazzo, o meglio lo creerebbe se votasse per Capponi – scherza scatenando l’applauso della platea – Noi oggi rappresentiamo forze diverse unite però da un sentire comune consapevoli del fatto che la situazione non può andare avanti così, è necessaria una nuova stagione politica di forze in grado di convergere per mandare a casa un governo irresponsabile che porta al G8 anziché temi di rilevanza nazionale le preoccupazioni personalistiche del Presidente del Consiglio>>.

casini-dalema-pettinari-in-giro-x-il-corso-commercianti-8-300x200 E dalla provincia di Macerata  e dalle Marche la discussione si sposta verso il governo: <<Chi vince le elezioni – prosegue Casini – non è il padrone del Paese – e se fra partiti diversi c’è questa coesione ed unità è perchè si è constatata una deriva che non piace. Dovremmo occuparci dei problemi reali, della disoccupazione delle donne e dei giovani, delle imprese che non crescono, della Fincantieri piuttosto che degli interessi personalistici del premier>>. Concluso l’incontro con la stampa Casini e D’Alema si sono fatti “abbracciare” dalla città. Tante strette di mano, saluti per strada, pause nei negozi (sono entrati fra la sorpresa e lo stupore presso il negozio di abbigliamento Pennesi, dalla libreria Giulietti, dal fiorista Pollice verde e presso la profumeria Vittoria dove Casini ha addirittura acquistato un dopobarba).

casini-dalema-pettinari-in-giro-x-il-corso-commercianti-7-300x200Diversi nel rapporto con la gente (più istrionico e canzonatorio Casini, più posato e riflessivo D’Alema) e anche nello stile (completo in blu istituzionale per D’Alema, stesso gessato blu a righe bordeaux dello scorso incontro per Casini) i due si sono poi diretti per il comizio presso lo chalet Giovanni e Anna. Tantissima la gente in attesa fuori tra cui anche il candidato di Sel Francesco Acquaroli. Qualche parola e poi i saluti finali di Antonio Pettinari incoraggiato da un coro da stadio urlante “Tonino Tonino Tonino”: <<questa campagna elettorale mi ha dato una grande forza – ha detto – è stata un’esperienza faticosa, ma esaltante. E’ grazie al vostro incoraggiamento, sostegno e alla coesione che ho sentito intorno a me che sono andato avanti senza cadere nelle provocazioni dell’avversario che invece cercava lo scontro. Non so se è appropriato parlare di laboratorio, ma sono sicuro che il modello Marche si è allargato e integrato con una specificità, con il dialogo ed il dibattito>>.

 

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casini_1029-300x199di Lucia Paciaroni

Piazza Mazzini si è trasformata in un grande abbraccio questa sera. Un abbraccio per Antonio Pettinari, che ha chiuso la campagna elettorale circondato da tantissime persone, arrivate da tutta la Regione, qualcuno anche dalla capitale.

Massimo D’Alema avrebbe dovuto chiudere questa esperienza insieme a Pierferdinando Casini, ma si è sentito male dopo l’incontro a Civitanova ed è ritornato a Roma.

“Questa è una battaglia difficile e non è una vittoria scontata – ha detto Casini –E’ tutto nelle vostre mani. Ciascuno di voi deve parlare con il vicino di casa, con la persona delusa dal centro destra. In Italia c’è bisogno di cambiare”.

casinipalco_1022-300x189Casini si è  rivolto a Pettinari invitandolo a ricordarsi sempre che “sarà il presidente di tutti, anche di chi non ti ha votato, nella buona e nella cattiva sorte” . Ha raccomandato a Pettinari di occuparsi “dei servizi alle famiglie, dei giovani, delle donne” e ha poi aggiunto: “Parlo da cattolico dicendo che le nostre leggi, la Costituzione, mettono al centro il bambino, la persona, e quindi anche se non ci sono famiglie regolari alle spalle devono essere riconosciuti i diritti”.

casini_1045-300x199Casini ha ringraziato “gli amici di Sel che hanno deciso di sostenere Antonio e il presidente della Provincia dovrà essere attento anche alle loro attese e speranze”. Tanti gli accenni al presidente del Consiglio, tra cui quello sul tema dell’alluvione, dicendo che “non può avere figli e figliastri”. Ha citato anche  il “tema dei decentramenti dei ministeri”, dicendo: “Antonio, non ti promettiamo nessun ministero qui, devono rimanere nella capitale, chi parla di spostarli, è un buffone”.

Ad intervenire anche il sindaco di Macerata Romano Carancini che ha sottolineato l’importanza del voto e di votare una persona “che ha lavorato ed ha riunito le vere forze democratiche del centro sinistra contro le destre”. broccoloect_1031-300x199Il Governatore delle Marche Gianmario Spacca ha rimarcato il valore “di un segnale forte che deve partire da qui”, mentre Palmiro Ucchielli, segretario regionale Pd ha portato i saluti di D’Alema. Commosso Pettinari durante il suo intervento davanti ad una piazza piena di persona, dove erano presenti anche le telecamere Sky Tg24.

Presenti anche l’onorevole David Favìa, Luca Marconi, Pietro Marcolini, Massimo Vannucci, Angelo Sciapichetti, Francesco Comi, Roberto Broccolo, Paola Giorgi, Maria Paola Merloni, Massimiliano Bianchini, Mario Cavallaro.

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capponi11-300x225di Alessandra Pierini

Franco Capponi, candidato della coalizione di centro destra  alla presidenza della Provincia di Macerata,  sceglie di rivolgersi ai giovani per l’ultimo appello al voto prima del silenzio elettorale che scatta alle 24 di oggi e lo ha fatto in una sede inconsueta, tra le panchine dei Giardini Diaz di Macerata.
«Capponi è stato l’unico esponente di spicco – ha sottolineato Marco Guzzini, giovanissimo consigliere del Pdl in Comune di Macerata – che ha saputo parlare anche ai giovani e si è impegnato per loro. Basta pensare all’accordo per la crescita delle Università di Macerata e Camerino, alla costituzione di 3 nuovi Istituti Tecnici Superiori e all’utilizzo dei Fondi Sociali Europei per sostenere la creazione di nuove imprese. E’ per questo che noi giovani gli siamo vicini».
capponi31-300x225Ha raccontato il suo avvicinamento alla politica Alessandro Fusari, giovane appartenente al Pdl: «Fino a 2 anni fa non sapevo niente del mondo politico poi ho conosciuto Franco e mi sono appassionato. Ritengo che abbia fatto cose importantissime per i giovani e credo che l’accordo tra le Università sia stato fondamentale sia per le risorse economiche che porterà sia per i benefici alla didattica e alla ricerca». Anche Vittorio Guastamacchia, presidente di Azione Universitaria e Isabella Parrucci, candidata del Pdl, hanno invitato a votare a sostegno di Franco Capponi.
Presenti anche Pierpaolo Simonelli Paccacerqua de La Destra («Ringrazio Massimiliano Bianchini che ci ha illuminato nei giorni scorsi illustrando le contraddizioni interne al centro sinistra. Spacca non si è mai visto e in questo mese e ovunque. Noi siamo una squadra compatta e durevole») e Deborah Pantana candidata maceratese del Pdl («Siamo stati i primi ad attivare un osservatorio sulla droga e a mettere tutte le forze intorno ad un tavolo. Dopo la decisione del consiglio di stato, abbiamo deciso di passare il testimone al Comune di Macerata che come al solito non ha saputo portarlo avanti»).
capponi41-300x225«Il nostro progetto – ha concluso Franco Capponi – ruota intorno al mondo dei giovani. Propone una formazione di qualità e l’ingresso dei giovani nel mondo delle imprese. Vogliamo che anche l’Accademia, di cui finora nessuno si è mai interessato, venga inserità nell’accordo tra gli atenei». Capponi ha espresso la sua opinione anche in merito all’appello al voto, diffuso nei giorni scorsi dagli operatori della cultura e della scelta di Alessandro Savi di aderire all’Idv: «Gli pseudo operatori della cultura fanno un appello miope e settario. Molti nell’anno in cui abbiamo governato sono venuti a proporre progetti e collaborazioni perciò ritengo che la loro sia una caduta di stile. Per quanto riguarda invece  i rappresentanti del centro sinistra ho l’impressione che siano stati colpiti da un epidemia di Scilipotismo».

Franco Capponi ha chiuso la campagna elettorale con una festa in mezzo ai giovani a Civitanova.


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(foto Picchio, Vives, Paciaroni)



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