
L’ingresso del vicolo rinnovato
di Luca Patrassi
Grande la curiosità dei maceratesi e di quanti sono in città per le festività natalizie per la riapertura, a distanza di 150 anni, del Ponte dell’Oratorio lungo corso della Repubblica, all’altezza di quello che era il negozio di abbigliamento Pietrarelli, del quale sono rimaste l’insegna e la cornice d’epoca.
Diverse centinaia ieri le visite e in molti si sono fermati a commentare il lavoro fatto e a ricordare i passati utilizzi di una parte della Macerata che fu: a fare da guida turistica ieri l’assessore all’urbanistica Silvano Iommi. Positivi i giudizi espressi sul lavoro eseguito e finanziato con i fondi Pnrr con un bando che era dedicato alle opere di riqualificazione urbana e che ha visto il Comune partecipare ed essere aggiudicatario di una quindicina di interventi per poco meno di 20 milioni di euro.

Piazza Li Madou al buio
Un centro storico che dall’altroieri ha un elemento di novità (oggi la porta di accesso al vicolo è chiusa per essere riaperta definitivamente da domani) ma che manifesta ancora i segni di vandalismi e di microcriminalità. Qualcuno, al momento ignoto, ha rubato i due faretti che dal basso illuminavano nell’appena sistemato largo Li Madou il complesso bronzeo che raffigura Matteo Ricci e il suo discepolo Xu Guangqi. Un furto da addetto ai lavori visto che l’ignoto ha reciso i fili staccando poi i faretti sapendo evidentemente cosa fare e quando per evitare infortuni “sul lavoro”.
Riaperto il vicolo scomparso: è rimasto nascosto per 150 anni (Foto)
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