Ricorso su Villa Eugenia,
il Tar prende tempo

Villa Eugenia

di Laura Boccanera

Ricorso per Villa Eugenia, il Tar prende tempo: nell’udienza che si è svolta ieri, chiamata a decidere sulla base del ricorso presentato da Legambiente e comitato per chiedere il ritiro della delibera con cui l’amministrazione comunale rinuncia al diritto di prelazione sulla villa, i giudici hanno sottolineato di dover valutare attentamente l’azione promossa dal circolo Legambiente “Sibilla Aleramo” di Civitanova e sostenuta dall’associazione locale “Villa Eugenia”.

I componenti del comitato con l’allora presidente del circolo Legambiente Giorgia Belforte scomparsa 3 anni fa

Le associazioni hanno impugnato la delibera con cui il comune di Civitanova ha rinunciato al diritto di prelazione su Villa Eugenia, decisione che ha di fatto consegnato l’intera struttura, insieme al parco, ai privati.

Ora il Tar potrà arrivare, nel giro di poche settimane, a due possibili esiti: una sentenza definitiva oppure la richiesta di una consulenza tecnica d’ufficio per una valutazione approfondita del valore dell’immobile.

Secondo le perizie dei tecnici delle associazioni ricorrenti, il valore complessivo della proprietà si aggirerebbe intorno ai 2 milioni e mezzo di euro.

Per la prima volta, nella stima economica, viene considerato anche il valore del bosco mediterraneo presente nel parco, caratterizzato da lecci e specie di pino.

«Questo rappresenta un passo avanti importante verso l’obiettivo dell’annullamento della delibera con cui il Comune ha rinunciato al diritto di prelazione di Villa Eugenia» dice il comitato Villa Eugenia pubblica. La struttura è patrimonio culturale e storico della città, mentre il parco è un polmone verde fondamentale per la qualità della vita di tutti i cittadini di Civitanova, privarsene sarebbe stato un errore imperdonabile. Entrambi i beni possono essere rilanciati per migliorare la qualità della vita dei civitanovesi e non, che torneranno a fruire di un simbolo storico della città».

Le associazioni sottolineano anche il valore civico dell’azione intrapresa: «Questa fase è altrettanto importante perché ricorsi presentati da associazioni, comitati e liberi cittadini sono sempre più rari, nonostante siano di fondamentale importanza. Rappresentano l’espressione massima del fare cittadinanza attiva per il bene comune e questa sentenza potrà dare coraggio a tante persone impegnate in altre battaglie».

L’iniziativa viene inoltre dedicata alla memoria di Giorgia Belforte, scomparsa l’8 dicembre di tre anni fa. «Lei per prima, come presidente di Legambiente Civitanova Marche “Sibilla Aleramo” e dell’associazione “Villa Eugenia”, ha creduto in questa azione – ricorda Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche – È anche grazie all’impegno dell’associazione nazionale, regionale e locale che oggi possiamo sperare di chiudere positivamente questa vicenda. Giorgia avrebbe voluto una città più verde e più accessibile: sappiamo che Villa Eugenia può offrire tutto questo al territorio e continueremo ad adoperarci affinché si raggiunga l’obiettivo».

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