«Sognate ma con i piedi a terra»
Gino Cecchettin commuove
il “Macerata humanities festival”

L'EVENTO proseguirà oggi e domani. Tra gli appuntamenti lo spettacolo "Che ci faccio qui? In scena" e l'omaggio a Pietro Polverini, poeta e studente Unimc prematuramente scomparso. Tra gli ospiti dei prossimi appuntamenti Rossella Miccio, Andrea Pierdicca, Domenico Iannacone e Catherine Dunne

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Gino Cecchettin in videocollegamento

«Continuate a sognare, non con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben radicati a terra». Con queste parole, Gino Cecchettin ha chiuso uno dei momenti più intensi del Macerata Humanities Festival. Nel dialogo con il rettore John McCourt e la prorettrice dell’Università di Trento Barbara Poggio, Cecchettin, in collegamento da Vienna dove è volato per festeggiare la laurea della figlia Elena, ha condiviso un messaggio di forza e di fiducia nelle nuove generazioni, invitando a trasformare il dolore in azione e a credere nel potere dell’empatia. «Merito è di Giulia stessa, ma soprattutto di Elena, se sono riuscito a fare quello che ho fatto, perché loro per prime avevano trovato il coraggio di cambiare, di esporsi e di denunciare un problema», ha proseguito Cecchettin.

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Un momento dell’evento

«Quando ho capito l’opportunità che Giulia aveva lasciato come messaggio, ho deciso che era giusto dare il mio contributo. Non posso cambiare quello che è successo, ma posso cambiare quello che verrà. Quando diamo sfogo alle emozioni più negative, di fatto ci facciamo del male senza nemmeno saperlo. Bisogna dare più respiro a un concetto di vita comune, dove l’empatia verso l’altro è centrale. Quando si ragiona in termini di comunità, il paradigma cambia totalmente».

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Lorenzo Augusto dell’Erba

Ad accompagnare le sue parole, la voce vibrante di Elena Mil, che con il solo ukulele e testi profondamente intimi ha conquistato l’anima del pubblico, suggellando un incontro che resterà tra i momenti più significativi del Festival. In apertura di serata, Lorenzo Augusto dell’Erba, presidente di Federcasse Bcc: «Siamo felicissimi di sostenere la Fondazione Giulia Cecchettin».

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Andrea Pierdicca

Il Macerata Humanities Festival, promosso dall’Università di Macerata con il patrocinio della Regione, del comune di Macerata e della Fondazione Marche Cultura prosegue oggi e domani con un programma ricco di appuntamenti che continuano a registrare una grande partecipazione di pubblico.
Questo pomeriggio, alle 18 nella sala conferenze di piazza Strambi 1, interverrà in collegamento da remoto Rossella Miccio, presidente di Emergency, per raccontare l’impegno dell’organizzazione umanitaria fondata da Gino Strada.

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Domenico Iannacone

In serata, alle 21,15 al Teatro della Filarmonica, il Festival intreccerà poesia, musica e memoria. L’attore Andrea Pierdicca renderà omaggio a Pietro Polverini, poeta e studente Unimc prematuramente scomparso, attraverso i suoi componimenti e il ricordo di chi lo ha conosciuto. Seguiranno la riflessione della scrittrice irlandese Catherine Dunne, che da sempre esplora nei suoi romanzi la complessità delle relazioni umane, e la musica del cantautore Lorenzo Sbarbati, in una serata che ospiterà anche la cerimonia di premiazione del concorso letterario “Humanities”, dedicato agli studenti universitari e delle scuole superiori.

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Catherine Dunne

Il Festival prosegue domani. Tra gli appuntamenti della giornata: il laboratorio sul tema delle carceri, la tavola rotonda sugli aiuti di Stato e l’economia circolare, e il seminario organizzato dall’associazione Piombini Sensini per celebrare i 130 anni della sua attività, dedicato al valore della cura e delle relazioni che sostengono bambini e famiglie. Alle 11 alla Biblioteca Statale, Catherine Dunne tornerà protagonista con la presentazione del suo romanzo “Una madre”, vincitore del Premio europeo di Rapallo Bper Banca.

Nel pomeriggio, alle 15 alla Loggia del Grano, l’Istituto Confucio di Unimc proporrà “Li dadù de Li Madou”, un laboratorio ludico e un percorso di trekking urbano ispirato alla figura di Matteo Ricci, aperto a grandi e piccini. Non serve prenotazione.
Alla stessa ora, nell’aula Omero Proietti di via Garibaldi 20, il fotografo e videoreporter Andrea Petinari presenterà il libro “Stare bene, un giorno”. Alle 15,30 alla Biblioteca Statale, Giovannantonio Forabosco e Giorgio Sangiorgi analizzeranno l’Italia del dopoguerra attraverso il cinema comico d’esordio.

Il pomeriggio proseguirà con la tavola rotonda sulla giustizia riparativa (ore 16, Polo Sibillini) e il dialogo tra il rettore John McCourt e il rettore eletto dell’Università di Perugia Massimiliano Marianelli sul futuro delle Humanities (ore 17, piazza Strambi). Alle 18, nell’aula Proietti, Filomeno Lopes e Meraf Villani porteranno la voce di italiani provenienti da altre culture in un dialogo sui nuovi orizzonti dell’identità.
A chiudere la giornata, alle 21,15 al Teatro Lauro Rossi, sarà Domenico Iannacone con lo spettacolo “Che ci faccio qui? In scena”.



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