Operaio morto sotto ai detriti:
inchiesta per omicidio colposo.
Area sequestrata, c’è un indagato

CORRIDONIA - La procura ha aperto un fascicolo sulla morte di Francesco Broda. Iscritto nel registro degli indagati Mirko Rita, legale rappresentante della Rita Calcestruzzi dove è avvenuto l'incidente. Giovedì l'autopsia. Il sindaco di Monte San Giusto proclamerà il lutto cittadino nel giorno del funerale. La deputata Pd Irene Manzi: «Episodio che riporta con forza alla responsabilità che tutte le istituzioni e le imprese hanno nel garantire la sicurezza sul lavoro»

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I soccorsi nell’azienda

di Alessandro Luzi

Morto sepolto sotto i detriti, la procura di Macerata apre un fascicolo per omicidio colposo. A finire nel registro degli indagati il legale rappresentate e responsabile della sicurezza della Rita Calcestruzzi di Corridonia, Mirko Rita.

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Francesco Broda

Ieri pomeriggio il tragico incidente in cui è morto Francesco Broda, 48 anni di Monte San Giusto. L’uomo, operaio della Efi srl di Caldarola (non coinvolta nell’indagine), stava lavorando su un escavatore quando ad un tratto è stato sommerso dai detriti. Il corpo è stato tirato fuori dopo quasi 10 ore di intervento dei vigili del fuoco.

Intanto il magistrato di turno Enrico Riccioni ha disposto il sequestro dell’area in cui è avvenuto l’incidente e domani darà il conferimento dell’incarico al medico Antonio Tombolini per svolgere l’autopsia sul corpo del 48enne. Ha inoltre indagato il legale rappresentante della Rita Calcestruzzi, Mirko Rita, come atto dovuto per consentirgli di partecipare, nominando un proprio consulente, all’autopsia e ad eventuali ulteriori accertamenti.

L’INCIDENTE – Francesco Broda, impiegato della Efi srl di Caldarola, stava lavorando su di un escavatore da 350 quintali, insieme ad un altro operaio, che invece si trovava su un camion. Secondo una prima ricostruzione i due operai stavano pulendo una vasca per la decantazione dei fanghi, dovevano portare via della melma.

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Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto

All’improvviso lo smottamento. La forza d’urto, secondo le prime ricostruzioni, ha investito l’escavatore, che si è ribaltato, mentre il camion, un quattro assi, che stava più distante, sarebbe stato sbalzato per diversi metri. Il conducente del camion è riuscito a mettersi in salvo, il 48enne invece è rimasto bloccato all’interno dell’escavatore.

Oltre ai vigili del fuoco, sul posto erano intervenuti anche gli operatori del 118 che hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso, i carabinieri e lo Spsal di Macerata.

Oggi il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili ha annunciato che vuole proclamare il lutto cittadino nel giorno del funerale di Broda che verrà fissato dopo l’autopsia. L’esame si svolgerà giovedì.

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Irene Manzi, deputata del Pd

«Questa ennesima morte sul lavoro ci riporta con forza alla responsabilità che tutte le istituzioni e le imprese hanno nel garantire che ogni luogo di lavoro sia sicuro – ha detto la deputata marchigiana del Partito Democratico, Irene Manzi -. Desidero esprimere la mia più sentita vicinanza e solidarietà alla famiglia di Francesco Broda – ha proseguito la deputata -. Ai soccorsi va la nostra gratitudine perché hanno dovuto affrontare condizioni difficili. Questa ennesima morte sul lavoro ci riporta con forza alla responsabilità che tutte le istituzioni e le imprese hanno nel garantire che ogni luogo di lavoro sia sicuro».

Il sindaco di Corridonia, Giuliana Giampaoli: «A nome personale e dell’amministrazione comunale esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Francesco Broda. Ci stringiamo con commozione e rispetto attorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Francesco, colpiti da una perdita così ingiusta e dolorosa, formulando le più sentite condoglianze».

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