Un libro con al centro il turismo sostenibile. Lunedì il volume del segretario generale Confartigianato imprese Macerata-Ascoli-Fermo, Giorgio Menichelli, è stato presentato tramite il Rotary club Macerata. Il libro “Vai a quel paese – Dal turismo predatorio al turismo sostenibile per imprese e comunità” è edito da I quaderni della Fondazione Germozzi con la prefazione di Carlo Cambi.
Si tratta di una guida che accompagna i lettori tra gli eccessi dell’overtourism, analizzando cause, distorsioni, impatti, e provando a rispondere a una domanda urgente: si può ancora viaggiare senza distruggere ciò che si va a cercare? La risposta sta, secondo l’autore, nell’undertourism, in una nuova idea di viaggio: lento, autentico, radicato nelle comunità.
Secondo Menichelli, infatti, «il turismo del futuro non può più essere predatorio, basato sul consumo rapido e massivo dei luoghi, che finiscono per snaturarsi sotto questo assalto, ma deve diventare sostenibile, attento alle comunità e alla qualità della vita dei residenti. Non si tratta solo di numeri, presenze e pernottamenti, ma di costruire un’economia dei visitatori che coinvolga l’intera filiera: studenti, pendolari, viaggiatori di passaggio, oltre ai turisti tradizionali».
Per Menichelli diventa allora indispensabile far comprendere al grande pubblico le bellezze e le potenzialità attrattive delle cosiddette second best, cioè destinazioni e attrazioni di seconda fascia, ma di grande valore.
«Al momento – ha ricordato Menichelli – sette comuni italiani su dieci non beneficiano affatto dell’economia turistica, o solo in modo residuale. Bisogna quindi distribuire meglio i flussi, superando l’overtourism e l’abbandono delle aree interne. Questo significa promuovere un approccio che unisca paesaggio, cultura e tempo libero, incoraggiando un turista curioso, rispettoso e capace di adattarsi alle diversità, per trasformare il viaggio in occasione di crescita reciproca. Solo così il turismo può generare valore diffuso e duraturo per imprese e comunità, invece di esaurire le risorse».
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