Giornate Fai d’autunno,
si schiudono i tesori della provincia

ARTE - Sabato 11 e domenica 12 ottobre saranno visitabili, a cura della delegazione di Macerata, Palazzo Buonaccorsi a Macerata, Palazzo Ottoni, chiesa di San Giovanni e l'ex ospedale di San Sollecito a Matelica; il borgo di San Ginesio e i monasteri di clausura di San Severino

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L’ospedale di San Paolo a San Ginesio

Tornano sabato 11 e domenica 12 ottobre per la quattordicesima edizione le Giornate Fai d’autunno, l’evento che il Fai – Fondo per l’ambiente italiano dedica ogni autunno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con la collaborazione dell’Unione Europea e il patrocinio del Ministero della cultura e della Regione Marche.

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La sala dell’Eneide di Palazzo Buonaccorsi

L’edizione di quest’anno rappresenta un’occasione per celebrare i cinquant’anni dalla nascita del Fai, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli. Saranno visitabili, a cura della delegazione Fai di Macerata, Palazzo Buonaccorsi (Macerata); Palazzo Ottoni, chiesa di San Giovanni e l’ex ospedale di San Sollecito (sede universitaria Unicam) a Matelica; il borgo di San Ginesio; i monasteri di clausura di San Severino (dopo il ripristino post sisma) e Villa Bonci (Loreto) a cura del gruppo Fai di Recanati.

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La loggia degli Ottoni a Matelica

A tal proposito, il capodelegazione e presidente del Fai Marche, Giuseppe Rivetti afferma: «Splendide aperture, un racconto corale e identitario dei beni paesaggistici e culturali della provincia di Macerata. Il Fai farà rivivere proprio storie che parlano di bellezza, tradizione e desiderio di futuro, insieme alle Comunità custodi dei territori. Come ha sottolineato il presidente Marco Magnifico, le giornate Fai rappresentano una “buona novella” che magicamente si ripete e che vogliono essere, soprattutto in questo periodo, anche giornate di pace. Esprimo un sentito ringraziamento alle amministrazioni comunali di Macerata, San Ginesio, San Severino Marche, Matelica e all’Università di Camerino, per la grande disponibilità dimostrata. Inoltre un ringraziamento speciale ai tanti volontari, agli istituti scolastici e agli apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal Fai nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della comunità».

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Palazzo Buonaccorsi

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I monasteri di clausura di San Severino

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Villa Bonci a Loreto



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