Città sostenibili amiche dei bambini:
10mila euro per Macerata,
che diventa Comune capofila

ISTRUZIONE - L'assessore Cassetta: «Questo finanziamento ci permetterà di attivare nuovi percorsi educativi, partecipativi e inclusivi, rafforzando il nostro ruolo all’interno della Rete regionale delle Città amiche dei bambini e degli adolescenti»

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Katiuscia-Cassetta

L’assessore Katiuscia Cassetta

Un finanziamento di 10mila euro al Comune di Macerata per progetti a favore della Rete regionale delle Città sostenibili amiche dei bambini e degli adolescenti e diventa ente capofila provinciale.

«Si tratta di un riconoscimento importante che conferma l’impegno del Comune di Macerata nel promuovere una città a misura di bambini e giovani – dice l’assessore all’Istruzione Katiuscia Cassetta –. Questo finanziamento ci permetterà di attivare nuovi percorsi educativi, partecipativi e inclusivi, rafforzando il nostro ruolo all’interno della Rete regionale delle Città amiche dei bambini e degli adolescenti. L’esperienza maturata in questi ultimi anni ha premiato il nostro operato che tutt’ora ha l’obiettivo di rendere Macerata sempre più una città sostenibile, inclusiva e attenta ai bisogni delle nuove generazioni. I progetti messi a terra e molto partecipati sono consistiti nella costituzione del Consiglio dei bambini e delle bambine di Macerata, nell’iniziativa “La scuola aperta per giocare”, nella campagna “Negozio amico dei bambini e delle bambine” e in una serie di conferenze e incontri a supporto e supervisione del progetto con la presenza dello psicopedagogista Francesco Tonucci».

Ma Macerata città dei bambini e delle bambine ha rivolto lo sguardo anche al teatro, all’autonomia di movimento dei bambini, ricorda Cassetta, «con il progetto pilota “A scuola ci andiamo da soli”, all’ambiente, alla solidarietà e alla lettura con il bookcrossing su suggerimento proprio del Consiglio dei bambini che, a giugno scorso, ha realizzato il primo episodio del podcast “La voce delle bambine e dei bambini” pubblicato su Spotify. Infine è importante ricordare anche che, grazie alla proposta “In ascolto di ragazzi e ragazze”, abbiamo istituito il Consiglio degli adolescenti. A chiudere il cerchio ricordo l’Osservatorio comunale sulla qualità della vita dei bambini e degli adolescenti per conoscere meglio i loro bisogni con l’obiettivo di conseguire lo sviluppo armonico, sereno e responsabile dei ragazzi e dei bambini».

Per quanto riguarda il ruolo di Comune capofila della “Rete regionale”, Macerata intende perseguire obbiettivi quali la sensibilizzazione e la diffusione di buone prassi, a partire dall’esperienza maturata coinvolgendo in primis i Comuni dell’Ambito con i quali si condividono progettualità e tavoli di lavoro per arrivare al maggior coinvolgimento possibile dei Comuni marchigiani nella “Rete regionale delle Città sostenibili amiche dei bambini e degli adolescenti”, l’implementazione e aggiornamento della “Rete regionale” attraverso la stipula di un protocollo di intesa tra i Comuni capofila e quelli che collaborino alla realizzazione o realizzino direttamente attività ed iniziative inerenti al progetto “Città sostenibili, amiche dei bambini e degli adolescenti”, auspicabilmente attraverso l’eventuale stipula di convenzioni e accordi con attori sociali e istituzioni scolastiche, e che manifestino quindi la determinazione a entrare a far parte della “Rete regionale delle Città sostenibili amiche dei bambini e degli adolescenti”, l’accompagnamento alla costituzione di Osservatori permanenti comunali nei Comuni già aderenti o che aderiranno e, infine, alla gestione amministrativo-contabile delle quote di contributo assegnate e onere di rendicontazione.

Oltre a proseguire nel percorso intrapreso, riproponendo le iniziative messe in campo precedentemente, i progetti che verranno avviati ex novo nel prossimo periodo, grazie anche al finanziamento regionale, riguarderanno il primo laboratorio artistico alla scuola primaria Mameli, la promozione del progetto sulla mobilità autonoma dei bambini e dei ragazzi attraverso una campagna di comunicazione che vedrà coinvolti anche Apm, scuola e commercianti e la stesura di un documento di policy per la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.



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