Ndiaga Dieng e Assunta Legnante
Una giornata di ricordare quella di ieri per l’Anthropos ai Mondiali di atletica paralimpica di Nuova Delhi, giornata che ha visto arrivare ben due medaglie per il club civitanovese.
Il “botto” lo ha fatto Ndiaga Dieng negli 800 metri categoria T20, nei quali si è laureato campione del mondo. L’atleta di Montecassiano, tesserato anche con il Gruppo sportivo paralimpico difesa, allenato dal tecnico Maurizio Iesari dell’Atletica Avis Macerata, non si lascia sorprendere da un arrembante Maksim Angelov. Dieng prende subito il comando delle operazioni e ai 600 metri si mette davanti a tutti per andare a tagliare il traguardo in prima posizione in 1:53.91. Quella conquistata tra le corsie dello stadio indiano è la sua prima medaglia iridata per il tesserato Anthropos, che sulla distanza detiene anche il primato mondiale. «Sono felicissimo per questa prima medaglia mondiale, ho lavorato tanto per ottenerla anche se questa stagione non è stata facile – dice Dieng – l’obiettivo era conquistare il podio e ci siamo riusciti. Questo mi riempie di orgoglio e festeggiare insieme alla squadra e ai tecnici è per me un grande onore». Sul secondo gradino del podio sale il portacolori dell’Arabia Saudita Meshal Mahutan in 1:54.26, mentre il bronzo va al turco Mehmet Emin Egilmez con il crono di 1:54.34.
In mattinata era scesa in pedana per il disco categoria F11 Assunta Legnante. La capitana azzurra, allenata dal tecnico Roberto Minnetti, archiviati i due nulli iniziali, trova un buon 35,36 che la issa provvisoriamente in terza posizione. Al quarto tentativo arriva però la zampata dell’azzurra, che con 37,90 scavalca la lituana Dobrovolskaja e si prende la medaglia d’argento. Per la nostra campionessa si tratta del terzo podio mondiale consecutivo nel disco, dopo l’oro conquistato a Dubai nel 2019 e il bronzo di Parigi 2023. «Ancora una volta il risultato è in linea con quanto lanciato tutto l’anno, perché il mio stagionale fatto ad Ancona è di appena 6 cm in più – commenta Legnante – purtroppo, o per fortuna, conosco i miei limiti nel disco, ma anche la mia forza. So che potrei fare tanto di più, ma non ho quella concretezza e costanza che mi permettano di arrivarci». Alla cinese Xue Enhui la medaglia d’oro con uno stagionale di 39,51.
Dieng tornerà in gara venerdì mattina per le semifinali dei 1500 e sabato nell’eventuale finale, mentre Legnante sarà impegnata sabato nella finale del lancio del peso, così come Arjola Dedaj in quella del salto in lungo. «Grandi i nostri ragazzi – afferma il presidente dell’Anthropos Nelio Piermattei – Assunta è una campionessa senza tempo che non smette mai di stupirci e regalarci vittorie e momenti da ricordare. Ndiaga oggi ha confermato che può raggiungere risultati ancora decisamente importanti nel futuro. Ora ci prepariamo a una chiusura del Mondiale che ancora tanto può regalare al mondo Anthropos e all’atletica paralimpica italiana».
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