Salvini carica la Lega prima di “Macbeth”
«Parcaroli ha una capigliatura da rockstar»
Anna Menghi colta da malore

Matteo Salvini e Sandro Parcaroli

di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)

Un gazebo firmato Lega in piazza Mazzini oggi pomeriggio per il vicepremier Matteo Salvini al termine di un tour delle Marche: la sua serata prosegue allo Sferisterio per il “Macbeth” che vede protagonisti anche i primi cittadini del territorio provinciale maceratese sulle note dell’Inno di Mameli.

Un po’ di agitazione agli inizi per un lieve malore che ha colto la consigliera regionale Anna Menghi: è intervenuta un’ambulanza per i controlli del caso e il trasferimento al Pronto soccorso dell’ospedale dove sono in corso gli accertamenti. Un attimo per sincerarsi delle condizioni di salute e il vicepremier ha poi salutato i presenti iniziando dal sindaco Sandro Parcaroli («hai una capigliatura da rockstar»). Tra gli altri c’erano il sindaco di Filottrano Luca Paolorossi, la segretaria regionale della Lega Giorgia Latini, il capogruppo comunale Aldo Alessandrini, il vicepresidente della Provincia Luca Buldorini, gli assessori comunali Andrea Marchiori e Oriana Piccioni.

Salvini ha iniziato con il sottolineare gli investimenti per le Marche: «Sono stati stanziati 3.5 miliardi per gli investimenti infrastrutturali. Siamo in campagna elettorale e già qui c’è la prima differenza con il centrosinistra che ha governato prima di noi: noi abbiamo stanziato i fondi sulla base degli interventi promessi nella scorsa campagna elettorale, il centrosinistra quando era al governo non ha realizzato nulla delle promesse fatte. Abbiamo nominato un commissario per l’alta velocità che ci ha già dato i tempi per la progettazione, 2025 e 2026, poi ci sarà il dibattito per arrivare alla messa a gara nel 2027. Abbiamo dato ulteriori 400mila euro per lo Sferisterio e a Macerata dico sempre che c’è uno dei sindaci dei quali andiamo più orgogliosi in Italia. Mi tallona tutti i giorni per finanziare qualche opera e di risposte ne abbiamo date tante ed altre ne stiamo dando, dal sottopasso di via Roma alla Val Potenza».

Il consigliere regionale Renzo Marinelli stringe la mano a Salvini

C’è un riferimento veloce alla posizione di Matteo Ricci: «Non faccio nessun accenno alle vicende giudiziarie, non voglio vincere le elezioni per i guai degli altri, gli auguro anzi di dimostrarsi innocenti perché le accuse sono pesanti. A differenza di quelli della sinistra, per me sono tutti innocenti fino alla prova contraria, fino alla sentenza definitiva. Dico solo che Ricci è un po’ disinformato, non un solo euro viene tolto ai marchigiani per il ponte sullo stretto di Messina ma arrivano miliardi per l’alta velocità, quella che lui e i suoi ministri non sono mai riusciti a fare. Noi andiamo a vincere le elezioni per quello che abbiamo fatto». Dove si pone l’asticella della percentuale elettorale della Lega? «Mi interessa vincere, essere il primo dei perdenti non mi interessa. A Macerata mi interessa essere il primo partito.

Sono assolutamente ottimista, ho visto delle liste aperte con candidati di rilievo. Certo arrivi a Macerata e c’è Anna Menghi che ha fatto e farà un lavoro eccezionale». Quanto ai “salti della quaglia”, cambi di casacca o dir si voglia, il vicepremier Salvini è sintetico dopo un eloquente sorrisino: «Ognuno risponde alla propria dignità».

Salvini con il coordinatore provinciale leghista Mauro Lucentini

Infine da registrare il fatto che da un locale di fronte al gazebo ci sono state delle grida contro il vicepremier, in particolare un contestatore si è rivelato piuttosto insistente nel suo urlare (“pagliaccio”) ed è intervenuta la polizia per invitarlo alla calma.

I contestatori con bandiera della Palestina

Poco prima del malore, Anna Menghi aveva rilasciato una dichiarazione: «Negli ultimi mesi, ed in particolare nelle ultime settimane, si è dibattuto tanto su una mia possibile candidatura alle prossime elezioni regionali. In molti hanno tirato in ballo il mio nome per capire se fosse certo un mio coinvolgimento in quella che sarà una campagna elettorale difficile ma decisiva per il futuro delle Marche. Nonostante le numerose attestazioni di stima da parte della Lega, che ringrazio per l’opportunità, ho voluto prendermi il tempo necessario, valutando con attenzione ogni elemento. Annuncio che ho deciso di accettare la sfida e di rinnovare il mio impegno per proseguire nel lavoro fatto in questi cinque anni. Lo faccio in un momento storico complesso, in cui occorre più che mai coraggio: il coraggio di rappresentare davvero le persone, non le convenienze. Di restare fedeli ad una visione civica, concreta, che metta al centro il bene comune. Riparto da Macerata, che non è solo la mia città: è la mia responsabilità. Per lei sono disposta a rimettermi in gioco. Voglio continuare a difendere i più fragili, sostenere le imprese, rafforzare la sanità, promuovere valore sociale ed economico. Voglio dedicare questa mia scelta ad Eleonora, mia nipote. Lei c’è sempre stata e ricordo ancora i suoi occhi brillare quando, anni fa, indossai per la prima volta la fascia tricolore da sindaco di Macerata: era orgogliosa, felice, forse più di me. Se oggi fosse qui mi spronerebbe ad intraprendere questa nuova strada con convinzione e senso del dovere. Non posso deluderla, per quello che ha saputo vedere in me, prima ancora che lo vedessi io».

Giorgia Latini, segretaria regionale del Carroccio