«La Tari aumenterà del 65%,
i responsabili dovrebbero dimettersi
e invece si confermano all’unanimità»

RIFIUTI - Affondo di Sandro Bisonni (Avs) sull'incremento ventilato per il prossimo triennio: «Le colpe sono chiare e sono della filiera di governo»

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Bisonni

Sandro Bisonni

«Sinceramente abbiamo finito le parole e dire che noi l’avevamo detto di certo non ci consola. Dal bilancio del Cosmari nei prossimi tre anni un aumento della Tari del 65%». Sandro Bisonni, portavoce provinciale di Allenza Verdi Sinistra, torna a pungere su uno dei dati emerse dall’approvazione dei conti dell’ente della scorsa settimana.

«A nostro avviso questa è la dimostrazione della totale incapacità della destra di governo di gestire i rifiuti (e non solo) – rilancia Bisonni – “Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani”, quante volte in tv abbiamo sentito questo slogan pronunciato proprio dalle forze di destra? “Alla faccia del bicarbonato di sodio”, avrebbe detto Totò. Una situazione drammatica, lacrime e sangue conseguente ad anni di decisioni non prese, di azioni rinviate, di scelte sbagliate e di finanziamenti buttati nel cestino. A spiegarlo è lo stesso presidente del Cosmari Gattafoni che racconta come la stangata sia dovuta a: indisponibilità della discarica di Cingoli prima del 2027, esternalizzazione della Forzu per la manutenzione dell’impianto di compostaggio e aumento dei costi del percolato. Ma di chi è la colpa se della nuova discarica provinciale non c’è ancora nemmeno l’ombra? Di chi è la colpa se si è inseguito un progetto faraonico di un nuovo impianto di gestione della Forzu inutile e costoso anziché pensare sin da subito a migliorare l’esistente? Di chi è la colpa se si perdono milioni di finanziamenti del Pnrr? Di sicuro non dei cittadini ma della filiera di governo. Ricordiamoci che la destra da diversi anni governa sia la Provincia, sia la maggioranza dei Comuni soci del Cosmari».

Bisonni vorrebbe almeno un mea culpa da parte della governance del Cosmari. «Ci aspetteremmo almeno le dimissioni delle figure responsabili, invece nulla di tutto questo, tutto “tace”; al contrario non solo si approva un bilancio del genere ma si conferma all’unanimità, per altri tre anni, il posto della direttrice generale Pellei. Insomma tutto ok – finisce il portavoce di Avs – tutto ok forse per il presidente Parcaroli, forse per i sindaci, forse per la dirigenza del Cosmari, non certo per i cittadini che già hanno visto un consistente aumento della Tari e si ritroveranno a pagare cifre mai viste prima, altro che gestione virtuosa.Con l’approvazione di questo bilancio e la conferma di tutte le poltrone, la mancata individuazione di soluzioni, di risposte e anche di responsabilità possiamo veramente dire che oggi la propaganda della destra si è schiantata contro il muro della realtà e che presto tutti noi ci troveremo ad affrontare spese extra mai viste che svuoteranno velocemente le nostre tasche. Al primo ideologo di turno che spiegherà la necessità di costruire un inceneritore dal costo minimo di 360 milioni, cosa risponderanno i cittadini? Che dire…l’operazione è stata un successo, peccato che il paziente sia morto».

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