Le vecchie glorie del Chiesanuova insieme alle nuove generazioni
«Intervengo dal Sandro Ultimi di Chiesanuova». La sua voce, in radio, la riconoscerebbe ogni singolo tifoso che negli anni ha ascoltato i campionati dilettantistici del territorio. È anche per questo motivo che per la comunità di Chiesanuova, frazione di mille anime alle porte di Treia, la scorsa domenica è stata una giornata storica. Un doppio evento che ha fatto rivivere memorie indelebili e celebrato una passione lunga mezzo secolo.
Da un lato, il ritrovo delle squadre Juniores 1984/85 e 1985/86, a quarant’anni di distanza dalle loro epiche stagioni. Dall’altro, il tributo ad Alessio Spurio, simbolo vivente e voce storica – appunto – della società, che ha festeggiato 50 anni ininterrotti di appartenenza al Chiesanuova Calcio (1975–2025). Un punto fermo, testimone attivo di una storia calcistica che ha unito generazioni sotto gli stessi colori.
Da sinistra, l’ex allenatore Luciano Caprara e Alessio Spurio
Fondata nel 1967, la società Chiesanuova Calcio ha saputo conquistarsi negli anni un posto di rispetto nei massimi livelli regionali, dalla Seconda categoria fino all’Eccellenza, sfidando squadre blasonate come Fermana, Civitanovese, Maceratese, Tolentino, Osimana e Fano. Una vera impresa, se si considera la dimensione del paese, che mai avrebbe sognato di calcare certi campi. Come ha ricordato lo stesso Spurio, «siamo una piccola realtà che è riuscita a fare cose grandi», con la stessa matricola federale da quasi sessant’anni, senza mai ritirare una squadra.
Dietro questa impresa, c’è una famiglia che ha fatto la storia, fondando il club: i Caprara. Luciano, Roberto e Rossano hanno incarnato lo spirito del club, affrontando ogni sfida con umiltà e dedizione. Negli anni iniziali, si occupavano di tutto, perfino del bucato delle maglie. Insieme a loro, Marcello Temperi: prima allenatore, poi il più giovane presidente d’Italia. Il suo entusiasmo e la sua lungimiranza hanno segnato un’epoca, culminata con la decisione – pionieristica per quei tempi – di portare alla presidenza Franca Taruschio, la prima donna a ricoprire quel ruolo in Italia.
Il nuovo campo sintetico “Don Guido Bibini”, inaugurato il 21 giugno scorso, ha fatto da cornice all’amichevole tra le due formazioni storiche. Un match vissuto con intensità e allegria, terminato 2-2 nei tempi regolamentari, e poi deciso ai rigori: vittoria per la squadra “Chiesanuova A” in maglia rosa, con rigore decisivo segnato proprio da Alessio Spurio. Un epilogo emozionante, tra video, applausi e commenti social da parte di chi, come Giovannini dalla Germania, ha seguito tutto da lontano tifando via Facebook.
Dopo la partita, la festa è proseguita all’oratorio, con una cena conviviale che ha visto la presenza di molti ex giocatori, dirigenti e amici della società. Non sono mancati momenti toccanti, come le premiazioni agli stessi Luciano Caprara e Marcello Temperi, e all’accompagnatore Pierucci Moris. Durante la serata è stata omaggiato anche Silvano Sacchi, considerato da tutti un vero artefice del successo attuale della società: il suo lavoro dietro le quinte ha costruito le basi per un presente solido e ambizioso.
Gruppo dirigenti
Presente alla cena anche Sabrina Virgili, assessore alla Cultura del Comune di Treia, che ha portato i saluti dell’Amministrazione in rappresentanza del sindaco.
Tra i tanti, anche Andrea Brunacci e Massimo Marchegiani, i due giocatori che hanno portato più in alto i colori biancorossi. Entrambi partiti dal vivaio di Chiesanuova, sono poi approdati alla Cingolana in Serie D, grazie all’intuito del presidente Sante. Massimo, classe ‘72, è stato un vero e proprio bomber precoce, chiamato persino dalla rappresentativa nazionale Under 17, allenata da Aldo Bet, ex difensore del Milan. Cercato da Fiorentina e Sambenedettese, scelse però Cingoli per costruire il suo futuro, tra studio e calcio.
Massimo Marchegiani
Il successo della giornata è anche merito dell’attuale presidente Luciano Bonvecchi, di Silvano Sacchi e del solido gruppo dirigente, che ha saputo preservare lo spirito originario del club. Un pensiero è andato anche all’ex segretario Luciano Rubini che, pur non essendo potuto essere presente, da decenni segue tutto ciò che riguarda il Chiesanuova ed è la vera memoria storica del club, grazie anche a un vastissimo archivio di foto e articoli.
La celebrazione dei 50 anni della storia biancorossa di Alessio Spurio è stata l’occasione per ripercorrere una vita dentro al campo, fatta di trasferte, sconfitte, vittorie, sudore e amicizie che durano da una vita. «Una giornata indimenticabile – commenta lo storico tifoso – che speriamo possa ripetersi, magari coinvolgendo anche le nuove generazioni, affinché capiscano da dove vengono i valori di cui oggi si parla tanto ma si pratica poco: amicizia, impegno, lealtà, squadra».
(Leo. Gi.)
Luciano Rubini, foto d’epoca davanti il campo sportivo Sandro Ultimi
Da sinistra, don Luciano Genga, Alessio Spurio e Franco Capponi
Don Guido Bibini
il vicario Renzo Mazzieri, don Euro e monsignor Claudio Giuliodori
Andrea Brunacci
Alessio Spurio
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Peccato che non sia stato presente padre Luciano Genga anche lui mi sembra che abbia fatto parte della storia del Chiesanuova calcio…oltre se non sbaglio Don Euro Giustozzi il fondatore della società molti anni fa se mi sono sbagliato fatemi sapere e vi chiedo scusa …