David Miliozzi
Non solo alla linea 2, i tagli delle corse dell’Apm segnalati ieri dall’associazione Codici Marche riguardando in realtà anche le linee 5 e 6. A segnalarlo è il consigliere comunale di opposizione David Miliozzi.
«Da cittadino, prima che da consigliere comunale – osserva l’esponente di Macerata Insieme – dispiace constatare i tagli al servizio del trasporto pubblico urbano, che sta portando tanti disagi ai cittadini maceratesi e che sono già stati sottolineati da tanti cittadini e associazioni. Sono stati tagliati 10 bus su 13 a Corneto; ma oltre alla linea 2 sono state ridotte le corse della linea 5 e della linea 6, penalizzando gravemente diversi quartieri della città, che da un giorno all’altro non hanno la copertura del servizio con tutti i conseguenti disagi. Come sempre vengono colpite le fasce più deboli, e questo una comunità solidale come Macerata non può accettarlo. I fatti sono questi: il sindaco e la giunta, poche settimane fa, con un ritardo enorme, hanno imposto ad Apm un importante taglio del servizio, senza lasciare neanche il tempo di aprire un ragionamento serio sulla questione. Manca ancora una volta qualsiasi programmazione e condivisione, e tutto, come sempre, ricade sulle spalle dei cittadini, che da un giorno all’altro perdono un altro servizio».
L’appello di Miliozzi: «Auspichiamo che l’amministrazione ci ripensi, possiamo capire il bisogno di razionalizzare il servizio, ma non è questo il modo, non così, da un giorno all’altro, all’ultimo momento, senza alcun confronto interno alla giunta e senza lasciare il tempo ad Apm di organizzarsi per una soluzione più ragionata e ragionevole. Da tempo denunciamo la totale assenza del sindaco e la sua incapacità di fare sintesi con la sua giunta, ogni assessore si sveglia la mattina e impone la sua linea, nello scontro più totale tra partiti di maggioranza. La vita di Macerata e dei maceratesi è ormai ostaggio di dinamiche politiche che nulla hanno a che vedere con la semplice e buona amministrazione di una comunità. Se continuiamo con queste imposizioni improvvisate il futuro della città diventa sempre più nero, e non soltanto per chi ambisce a fruire del trasporto pubblico urbano».
«Apm taglia gli autobus sulla Linea 2, Corneto senza collegamenti col centro»
Purtroppo da sempre la nostra Città è autocentrica ed i bus urbani sono poco utilizzati, negli anni 60/70 quando giravano poche auto il servizio urbano era più efficiente. Se con lauto privata si può arrivare ovunque in città luso del bus è principalmente per chi non ha lauto. Disincentivando con iniziative mirate luso dellauto le corse dei bus devono aumentare del 50% o comunque dovrebbero essere istituiti veri servizi a chiamata e non a prenotazione. E mancata la volontà da parte delle amministrazioni comunali passate e presente verso una seria programmazione della mobilità pubblica certamente più sostenibile di quella privata con una persona a bordo.
Ma magari utilizzare autobus più piccoli o scuolabus che in questo momento sono fermi??? Meglio che tagliare corse
I Barbari
Ma se dobbiamo le auto rafforziamo i mezzi pubblici ,anzi dovrebbero essere di più r accessibile anche agli anziani.
Ecco il perché le persone anziane, non possono andare in città, con il taglio dei mezzi pubblici, oppure magari anche a fare la spesa poi.
Paolo Gironella non solo anziani
Meire Lucia vediamo quando aprono le scuole per gli studenti e gli altri istituti scolastici superiori.
Il quartiere Pace servito dal 5 è sempre tra i più tartatassati, soprattutto d'estate tra giugno e settembre con gli eventi allo sferisterio, dopo le 18 non ci sono più autobus a servizio del quartiere perché non possono salire...tutto il quartiere che è molto popoloso è tagliato fuori dal mondo
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però i biglietti sono passati da 1,20 euro a 1,30
Si mettiamo i biglietti a 5 euro ma insomma signori si metta a bando il trasporto pubblico o in alternativa si apra ad altri operatori troppo facile lavorare in regime di monopolio questo vale per tutte le città italiane ovviamente.
Riprendo un pensiero già formulato sotto un simile articolo di ieri.
Una Amministrazione Comunale (di qualunque colore politico essa sia) che taglia il Servizio Pubblico Urbano ha già perso.
Ha già perso contro il futuro, perché solo con uno sguardo miope si può presupporre che il futuro della mobilità continuerà a passare da migliaia di macchine private e centinaia di aree destinate a parcheggio, senza immaginare nemmeno che questa è storia e (probabilmente) è già il passato.
Ha già perso contro l’economia, perché negare un minimo investimento immediato sul trasposto pubblico preferendo futuribili costi multimilionari per parcheggi e strade è davvero incomprensibile e certamente ingenuo, osservando i vari contesti di tagli di spesa pubblica.
Ha già perso con i suoi amministrati, che non sono più in maggioranza impiegati, imprenditori, benestanti. Oggi il futuro è di (pochi) giovani che non sognano più l’auto ma attuano il car sharing e usano il trasporto pubblico per andare a scuola; è di (tanti) anziani che l’auto non se la possono permettere, per età o per costi. Colpire queste categorie è già ammettere di essere degli sconfitti (ripeto, di qualunque colore sia l’Amministrazione).