Loredana Guerrieri (Nidil Cgil)
Uno spiraglio di luce per i 34 lavoratori interinali occupati alla Manifattura di Matelica ma lasciati senza stipendio dall’agenzia con cui sono sotto contratto, la Tempus di Fabriano. Dopo che ieri il sit-in dei dipendenti aveva spinto una donna addirittura ad incatenarsi davanti allo stabilimento matelicese, il faccia a faccia di oggi tra l’agenzia e le rappresentanze sindacali provinciali Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltec Uil ha infatti portato a un primo risultato: lo sblocco del primo dei due stipendi arretrati lamentati dai lavoratori, quello di maggio.
Il cartello posizionato dai lavoratori davanti alla Tempus di Fabriano
«Non abbiamo dati oggettivi e prove certe, ma l’agenzia ci ha riferito che sarebbero stati messi in pagamento gli stipendi per il mese di maggio – dice Loredana Guerrieri, segretaria provinciale Nidil Cgil – un risultato voluto fortemente, a costo anche di confronti molto duri con la controparte. Non cantiamo vittoria, perché in primis non abbiamo ancora certezze sull’effettivo pagamento e per quello attendiamo lunedì. E poi non molliamo la presa, perché si va sì nella giusta direzione, ma i lavoratori hanno diritto anche allo stipendio di giugno».
Intanto anche il sindaco di Matelica Denis Cingolani sta seguendo da vicino la vicenda, che coinvolge una delle aziende storiche della città. «Stiamo prendendo contatti con le organizzazioni sindacali, la situazione purtroppo è grave e pesante per tutti i lavoratori coinvolti – rimarca Cingolani – ci stiamo attivando per avere un confronto diretto con le parti coinvolte, per cercare ovviamente di trovare una soluzione in grado di tutelare al massimo i lavoratori».
(Ma. Pa.)
S’incatena davanti alla fabbrica: «Non ci pagano da due mesi»
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Promettere tutt’e due gli stipendi arretrati tutti insieme sarebbe stata una vittoria sindacale troppo clamorosa e i lavoratori si sarebbero montati la testa.