La firma dell’accordo
I volumi della Biblioteca Valentiniana tornano consultabili grazie all’accordo firmato oggi tra Comune di Camerino, Soprintendenza archivistica e bibliotecaria delle Marche e Archivio di Stato di Macerata – sezione di Camerino. Dopo un lungo periodo di inaccessibilità, finalmente si apre una nuova fase per uno dei patrimoni librari più importanti della regione. La firma è avvenuta questa mattina nella sede del Comune, alla presenza del sindaco Roberto Lucarelli, del Soprintendente Benedetto Luigi Compagnoni, della direttrice dell’archivio di Stato di Macerata Anna Ciuti, dell’assessore alla Cultura Antonella Nalli, del direttore della Biblioteca Valentiniana Pier Luigi Falaschi e del responsabile dell’ufficio Affari generali del Comune, Francesco Aquili.
Grazie a questa collaborazione istituzionale, i volumi della storica biblioteca, attualmente collocati provvisoriamente nell’aula San Sebastiano, potranno tornare ad essere consultati e presi in prestito. Nonostante la sede non sia direttamente accessibile al pubblico a causa di criticità normative, sarà il personale dell’archivio di Stato, con il supporto del Comune, a gestire un servizio di prenotazione e consultazione, offrendo così una risposta concreta alle esigenze di fruizione culturale da parte della cittadinanza e del mondo accademico.
«Un primo passo in avanti verso la normalità, quando avremo la nostra bellissima Biblioteca Valentiniana risistemata – spiega il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli -. Grazie al professor Falaschi per il lavoro che ha dedicato in tutti questi anni alla biblioteca e alla città, grazie al soprintendente Compagnoni, alla direttrice dell’archivio di Stato di Macerata Ciuti, all’assessore Nalli e a Francesco Aquili, responsabile Ufficio affari generali. C’è una collaborazione e disponibilità massima da parte di tutti per questa operazione, al fine di superare le problematiche dell’aula San Sebastiano: riusciremo così a dar luce ai volumi più antichi. Voglio dare anche la notizia che stiamo cercando, entro l’estate, di presentare la progettazione definitiva dell’edificio ex Banca Marche per l’approvazione alla Conferenza dei servizi permanente».
«La Biblioteca Valentinana merita fondi, una sede adeguata e sicuramente non va chiusa – sottolinea il soprintendente Benedetto Luigi Compagnoni -. Il primo passo è questo, l’apertura agli studiosi e al pubblico: a partire dal 21 di luglio sarò possibile richiedere la documentazione e consultarla. Un esempio virtuoso di collaborazione a tre, fra Soprintendenza, Archivio di Stato e Comune di Camerino. La Valentinana merita questo e anche altro, siamo infatti riusciti a trovare dei fondi per la catalogazione e il restauro dei volumi: è partita ieri la gara per i primi 50 mila euro e abbiamo richiesto ulteriori 100 mila euro per il prossimo anno. Sono lavori che non possono essere fatti tutti insieme, ma che richiedono tempo. È un segnale, l’idea è avere la nuova sede della Biblioteca quanto prima ma dobbiamo aspettare, ora sarà possibile intanto consultare la documentazione».
«Ringrazio tutti per questa iniziativa – dice la direttrice dell’archivio di Stato di Macerata, Anna Ciuti – Come archivio di Stato di Macerata-sezione di Camerino ho accolto con gioia la possibilità di aprire le porte ad ospitare la consultazione, aspetto che sarà seguito dalle mie colleghe. Non posso essere che contenta di questo ulteriore passo di collaborazione con il Comune, l’archivio a Camerino vuole aumentare la sua offerta culturale e questa sinergia va proprio in questa direzione».
«Mi sento emozionato, è una mattinata straordinaria – sottolinea il professor Pier Luigi Falaschi – perché si pongono le basi per un futuro più roseo. Ho visto tanta buona disposizione dalle persone convenute oggi e per me è una certezza per superare questi anni di vuoto, dopo le vicende sismiche che ci hanno segnato. Il patrimonio della Valentinana va salvato, custodisce il percorso della storia di questa Città, è stato un faro di civiltà che raccoglie opere preziose, di elevato valore scientifico».
«Con grande gioia attendiamo l’inizio di questo nuovo servizio previsto per il 21 luglio – conclude l’assessore alla Cultura, Antonella Nalli – La collaborazione è fondamentale e quella tra Comune, Soprintendenza e Archivio di Stato ne è segno tangibile, l’ennesimo concreto segnale per la Città e per l’intero territorio, un pezzo di storia importantissimo inizia finalmente a tornare fruibile e a disposizione dei nostri cittadini».
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