di Luca Patrassi
Filodiffusione in centro storico a Macerata (con estensione in corso Cairoli e in corso Cavour) con un impegno di spesa di circa sessantamila euro. È quanto contenuto in una determina dirigenziale appena apparsa all’albo pretorio del Comune.
Il progetto è quello dei “centri commerciali naturali” presentato dal comune di Macerata per vedersi assegnare i fondi dell’apposito bando regionale, cosa avvenuta.
È passato qualche anno da quando esponenti dell’amministrazione comunale e operatori commerciali parlavano dell’esigenza di riqualificare il centro con la leva dei centri commerciali naturali. Qualcuno addirittura sognava la nascita di una società cittadina per far concorrenza ad Amazon, parole testuali.
A distanza di qualche anno da quelle dichiarazioni roboanti arriva la filodiffusione, ritenuta evidentemente dai proponenti un elemento di svolta per il commercio e l’attrattività del centro storico. La determina appena pubblicata evidenzia «la necessità di avviare l’iter procedimentale per l’affidamento del servizio di realizzazione di un impianto di diffusione sonora outdoor, sfruttando una parte del sistema di videosorveglianza urbana e integrandolo dove necessario».
La delibera di giunta adottata dall’amministrazione comunale nel luglio dell’anno scorso per partecipare al bando regionale offre una chiave di lettura: «Tale intervento – si legge nell’atto – può contribuire all’obiettivo di una città più smart, moderna e dinamica: rendendo più vivi e accoglienti gli spazi urbani popolati di attività commerciali e frequentati da cittadini e turisti, così da favorire una permanenza più piacevole; caratterizzando anche con un arredamento urbano “uditivo” (e qui siamo a un arricchimento letterario degno di menzione, ndr) tutti i periodi dell’anno rendendo l’atmosfera più coinvolgente per chi si trova a passeggiare per le vie della città; trasmettendo messaggi promozionali riguardanti le attività commerciali delle zone interessate, fornendo informazioni in merito ad eventi che interessano la cittadinanza».
Non va bene mai niente ritorniamo all'età della pietra e città della pace eterna . AMEN
In una città così svizzeramente organizzata e perfetta, se ne sentiva decisamente il bisogno!
Ma invece che buttare soldi in cose che non servono a niente tipo questa (se uno vuole sentire la musica, da decenni si usano cellulare e cuffiette), non è meglio pagare compensi stagionali a gente che può svolgere lavori utili? CM nelle settimane scorse ha pubblicato articoli e segnalazioni relative a zone della città dove non c'è la minima cura del verde pubblico. Invece che sperperare soldi pubblici (e devo dire che questa giunta non perde occasione di farlo) non sarebbe meglio pagare qualche disoccupato, anche fosse per incarichi temporanei, per fargli svolgere qualcosa di utile per la collettività?
Ma se nn c'è un'anima in giro.....negozi chiusi......parcheggi che costano come a Milano......ma chi la sente sta musica ?????Marciapiedi obsoleti e nn a norma per diversamente abili ...e la lista è lunga!! Era da fare 10 anni fa' almeno sta cosa della musica in strada !!
Sarebbe meglio il filobus
Chissà che non trovino 5000 per riaprire le scale di via Esposito chiuse da un anno
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Ora anche le altre città marchigiane vorranno la filodiffusione!
A Macerata centro, se non erro, c’è già anche l’acqua corrente e persino l’illuminazione elettrica, chiaro che se s’aggiunge la filodiffusione (una novità svizzera del 1931) il destino di Amazon è inesorabilmente segnato.