Cosmari: passa il consuntivo,
il previsionale non ha i numeri.
«Restiamo tra i più economici d’Italia»

RIFIUTI - Via libera all'unanimità al bilancio 2024, mentre è mancato il quorum per la votazione del documento di programmazione (che aveva registrato comunque due no e quattro astensioni). Il presidente Paolo Gattafoni rivendica: «Nonostante i significativi aumenti dello scorso anno, Macerata è 16esima tra i capoluoghi meno cari»

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Paolo Gattafoni, presidente del Cosmari

Via libera al bilancio 2024 del Cosmari, rinvio per il preventivo 2025. I sindaci presenti (per una quota societaria pari al 62,60%) hanno dato il loro ok all’unanimità al consuntivo dell’anno passato, illustrato in apertura di seduta dal presidente Paolo Gattafoni e dalla direttrice Brigitte Pellei.

Niente da fare invece per il bilancio di previsione, per il quale è mancato il quorum: Treia e Monte San Giusto hanno dato parere contrario mentre si sono astenuti Cingoli, Porto Recanati, San Severino e Montecosaro.

Sul fronte del consuntivo 2024, il valore della produzione è superiore ai 63 milioni di euro, contro i 57 dell’anno precedente. L’utile di esercizio è superiore a 78mila euro. Dal punto di vista dei servizi resi ai Comuni soci in forza dell’affidamento in essere, anche l’anno 2024 ha visto l’affidamento a Cosmari di ulteriori processi operativi rientranti nel perimetro, regolato da Arera, della gestione integrata dei rsu. In linea con l’anno precedente, la società ha dunque continuato a conseguire un risultato economico positivo ed in equilibrio a livello economico-finanziario. Dall’analisi svolta sulla base degli indici e degli indicatori aziendali, la società si trova in una situazione di continuità aziendale, che ha evidenziato valori coerenti con tale stato e che l’organo amministrativo non ha rilevato profili di rischio di crisi aziendale.

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Brigitte Pellei

Per quanto concerne il bilancio di previsione, il triennio 2025-27 è stato illustrato congiuntamente al Piano industriale 2025-2044, che ha una visione di medio-lungo periodo. «Siamo convinti che sia un legittimo e proattivo contributo all’aggiornamento del Piano d’ambito vigente, superato in vari e significativi aspetti, sia come documento prodromico all’istanza di rinnovo dell’attuale affidamento in house, la cui scadenza (inizio 2029) comincia a ristringere eccessivamente i tempi necessari per la realizzazione di tutti quegli investimenti indispensabili al mantenimento di standard elevati del servizio svolto, in ottemperanza agli obiettivi giustamente attesi dall’assemblea dei soci», affermano Gattafoni e Pellei. Si prevede un esercizio di circa 71 milioni di euro con un aumento del valore della produzione e si va a ricalcare quanto registrato nell’anno 2024. Nei prossimi vent’anni la media è di circa 7 milioni di euro l’anno di investimenti, ma le impellenti contingenze di questo triennio impongono una programmazione di circa 35 milioni di euro nel periodo 2025-27, particolarmente intensa negli anni 2026 e 2027. Il bilancio preventivo è programmato per priorità, dando precedenza a quegli interventi (in particolare la terza vasca della discarica di Cingoli, la ristrutturazione dell’impianto Tmb e il revamping dell’impianto di compostaggio), non rinviabili anche in termini di velocità di rientro dell’investimento.

«In conclusione, dai dati forniti, emerge un’azienda senz’altro in grado di superare le difficoltà che si sono in questi anni concentrate, mantenere elevati livelli prestazionali e tariffe tra le più basse nel panorama nazionale, a patto che sia chiara e definita la linea univoca da perseguire, e venga effettivamente dato seguito, nei tempi concordati, agli impegni ed alle programmazioni condivise ed approvate, a tutti i livelli – finisce Gattafoni – a novembre 2024, l’aggiornamento annuale di “Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe” ha conferma totalmente l’economicità delle tariffe applicate da Cosmari: pur con il significativo aumento dell’anno 2024, Macerata è il sedicesimo capoluogo di provincia più economico su 111 in tutta Italia ed il terzo del Centro-Sud. La Tari di una famiglia tipo composta da tre persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri si attesta sui 239 euro nel nostro territorio, contro una media nazionale di 329 euro».



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