Un momento della conferenza stampa
di Laura Boccanera (foto di Federico De Marco)
«L’ho fatto per continuare a far vivere mia figlia». E’ una frase semplice, ma che è stata capace di commuovere tutti. E’ questa la motivazione che un padre dà della donazione al reparto di oncologia dell’ospedale di Civitanova. Restituire l’attenzione e la cura che si sono ricevute e rendere eterno chi si è sottratto al tempo.
Giovanni Benedetti primario oncologia Civitanova
Questa mattina nella sala conferenze dell’ospedale di Civitanova la direzione dell’Ast con il direttore Alessandro Marini e la direttrice sanitaria Daniela Corsi, assieme all’assessore regionale Filippo Saltamartini hanno incontrato le associazioni e i privati che hanno raccolto donazioni per il reparto di Oncologia diretto dal primario Giovanni Benedetti. Si tratta di macchinari per migliorare l’efficacia delle prestazioni sanitari e strumenti per alleviare il disagio dei pazienti per un totale di donazioni pari a 30mila euro.
La dirigenza li ha voluti ringraziare personalmente e, inevitabilmente, le storie di chi ha attraversato il dolore, ma anche la cura e il ritorno alla normalità sono toccanti e commoventi.
da sinistra Daniela Corsi, Alessandro Marini, Giovanni Benedetti, Filippo Saltamartini, Claudia Mengoni
Tra le strumentazioni utili alle terapie c’è la donazione della casa accoglienza maceratese che ha donato un ecografo a tre sonde e un monitor multi parametrico, un saturimetro e due tablet e un pc che consentono una maggiore flessibilità al reparto come ha spiegato la caposala Claudia Mengoni: «l’ecografo permette di reperire un accesso venoso a pazienti con scarso patrimonio venoso, è fondamentale anche per gli internisti per fare diagnosi precoci senza dover aspettare o portare il paziente in giro per altri reparti. Inoltre il monitor consente in caso di eventi avversi di monitorare in modo precoce il paziente e dare diagnosi su desaturazione o altro, sono strumenti salvavita, ma tra le donazioni sono arrivati anche degli arredi che migliorano il comfort dei pazienti e dei loro familiari, una sedia con braccioli imbottiti, televisori, e due panchine in modo che anche i familiari possano avere una valvola di sfogo esterna. Tutte cose che sono utilissime perché è vero che sono i medici a curare i pazienti ma sono infermieri e il resto del personale a prendersi cura della persona».
Giampiero Feliciotti comunità montana Monti Azzurri
Il direttore dell’Ast Alessandro Marini ha ringraziato tutti i donatori spiegando che l’appuntamento di oggi era voluto proprio per rendere grazie a questo tipo di sinergia. Presente anche il vice sindaco Claudio Morresi che ha sottolineato l’umanità e la professionalità del personale del reparto. L’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini ha affermato: «è una bella pagina quella che viene scritta qui a Civitanova oggi. Al di là del valore economico queste donazioni hanno un valore perché sono la dimostrazione di una comunità che si stringe attorno a persone che soffrono e sono un attestato di stima per i professionisti della sanità».
La parola è passata poi ai donatori e alle loro storie: c’è chi come Luana, dopo il percorso di cura ha scelto un mantra: «mi sono detta “pensati guarita” e ho cominciato ad organizzare le camminate metaboliche per raccogliere fondi» o chi ha deciso di donare le panchine perché «Luigina diceva sempre che l’attesa era lunga e non c’era posto per passare le ore, abbiamo pensato a semplici panchine e dicono servano». Fra loro anche Giampiero Feliciotti, presidente della comunità montana dei Monti Azzurri: «ero un paziente, l’idea è nata in corsia. In questo reparto c’è una serenità accoglienza, dedizione e professionalità che non si trovano altrove. C’è quel calore che ti solleva dal dolore che c’è».
Le donazioni sono state possibili grazie a Galizio Torresi, Unione montana dei monti Azzurri (arredo per la sala d’attesa), Fondazione Girolamo Colonna (quattro televisori per le stanze della terapia), Casa accoglienza maceratese (frigorifero per alimenti, un ecografo a tre sonde), famiglia Gironelli e Associazione Walk Active (arredo esterno con due panchine), famiglia di Vania Feliziani, Geoteam associati e studio Fly engeenering (monitor multiparametrico).
Giampiero Feliciotti comunità montana Monti Azzurri
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Quando “entra in campo” il Dott. Giovanni Benedetti, entrano in campo “professionalità e disponibilità”. Top !!!!!!!!!!!!!