La mattinata di festa davanti al nuovo plesso
Lavori completati all’Istituto comprensivo Ugo Betti. Da oggi, dunque, prende il via un percorso di accompagnamento riservato agli alunni e alle famiglie, che consentirà di conoscere da vicino i nuovi spazi e il progetto pedagogico a cura della Andrea Bocelli Foundation. L’inaugurazione ufficiale avverrà invece all’inizio del nuovo anno scolastico.
Il percorso di rinascita della Betti è stato al centro di una mattinata di approfondimento, iniziata con l’incontro che si è tenuto all’Accademia della musica Franco Corelli, dove si è tenuta la presentazione del progetto. Ci si è poi spostati nella nuova sede dell’istituto di via Madonna delle Carceri, dove il presidente della Regione Francesco Acquaroli ha portato il proprio saluto. La visita degli spazi è stata rivolta a tutti gli studenti dell’Istituto Ugo Betti di Camerino e rappresentanti delle istituzioni. «Prima si ricostruisce e prima si restituiscono prospettive al territorio e ai cittadini e questa scuola è un simbolo della risposta strutturale e seria che stiamo dando a chi dal 2016 vive un incubo che vogliamo finisca prima possibile – ha evidenziato Acquaroli – perché da questi territori non solo si può ripartire, ma guidare, insieme all’università e alle imprese, la ripresa delle Marche e del Sistema Italia. Per la ricostruzione privata viene liquidato oltre 1 miliardo ogni anno. Stiamo investendo nella ricostruzione anche attraverso i collegamenti infrastrutturali, come per la Pedemontana che abbiamo finanziato anche nei tratti sud e nord vedrà partire tra poco i cantieri nel Fermano e nell’Ascolano, avviato investimenti per il rilancio sociale ed economico e la promozione della Sinclinale camerte che è un gioiello del Centro Italia».
Guido Castelli, commissario sisma 2016
Il nuovo istituto sarà operativo a partire da settembre 2025. Nel frattempo, grazie all’intervento di Abf, prenderà il via un programma di accoglienza e orientamento con visite guidate per gli studenti la prima settimana di giugno, open day animati e atelier di comunità per studenti e famiglie nel mese di luglio. L’intervento è incentrato sulla progettazione degli spazi educativi e loro allestimenti in seguito al coinvolgimento degli insegnanti e sull’introduzione di metodologie didattiche innovative, che pongono al centro lo studente e favoriscono una didattica esperienziale grazie ai linguaggi dell’arte, della musica e del digitale, dando valore alle competenze trasversali in particolare alle competenze socio-emotive. Il piano prevede ambienti educativi funzionali e stimolanti e punta a rafforzare le relazioni tra scuola, famiglie e comunità. A supporto di questo approccio, saranno attivati i laboratori “Abf Art, Music & Digital Labs” in tutti gli ordini di scuola a partire da settembre prossimo ed è già attivo il programma “Voices Of”, che coinvolge il gruppo di Camerino a fianco di tante altre esperienze nel mondo come Napoli Rione Sanità, Haiti, Uganda, Palestina in una prospettiva di cittadinanza globale attiva. «Quando si costruisce una scuola, non si tratta solo di edificare spazi fisici o di dotarli di arredi funzionali – ha detto Laura Biancalani, direttore generale della Andrea Bocelli Foundation – il nostro pensiero va subito alla visione educativa che vogliamo offrire. Dal 2018 Andrea Bocelli Foundation ha intrapreso la sfida di ricostruire scuole nel cratere sismico marchigiano, cercando al tempo stesso di portare funzionalità, bellezza ed innovazione. L’aver contribuito all’allestimento di questa scuola rappresenta per noi un’importante occasione per estendere e consolidare il nostro approccio educativo integrato».
Il nuovo edificio sorge su un’area di quasi 9 mila metri quadrati lungo via Madonna delle Carceri, a Camerino, ed è in grado di accogliere fino a 535 alunni: 60 della scuola dell’infanzia (in due classi), 250 della primaria (in dieci classi) e 225 della secondaria di primo grado (in nove classi). L’intervento, del valore complessivo di 15 milioni di euro, è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo di imprese guidato dal Consorzio Edili Veneti. «Per la città è un momento di festa, si conclude un percorso iniziato nel 2016 quando ero vicesindaco nell’amministrazione guidata da Gianluca Pasqui, oggi vicepresidente del Consiglio regionale, che ringrazio per aver gettato le basi per questo giorno – afferma il sindaco Roberto Lucarelli – oggi presentiamo questo progetto alla comunità, perché è giusto che si faccia conoscere da vicino uno spazio di eccellenza a beneficio di Camerino e delle nuove generazioni. È stato portato a termine un intervento non semplice: quando sono stato eletto sindaco, nel 2022, al posto della scuola c’era un campo, nel 2023 siamo riusciti a partire: c’erano criticità che siamo riusciti a risolvere».
Il cantiere è a tutti gli effetti partito all’inizio del 2023 ed è stato concluso in circa due anni e mezzo, dopo una complessa fase preliminare che ha richiesto una variante per risolvere criticità idrogeologiche. Il nuovo accesso unico condiviso con l’adiacente istituto provinciale e l’ampliamento del parcheggio hanno permesso una migliore integrazione architettonica del complesso scolastico, garantendo sicurezza, funzionalità e comfort per studenti e personale. «Aver sbloccato il cantiere due anni fa, essere riusciti anche grazie alla collaborazione con l’impresa e la Provincia a prevedere la variante per migliorare l’accesso e poter oggi aprire le porte a studenti e docenti, rappresenta un passo importante per Camerino e per tutti noi che da anni abbiamo l’onore di occuparci del futuro del nostro entroterra – rimarca il commissario sisma Guido Castelli – una scuola sicura, moderna e al passo con gli approcci educativi più recenti rappresenta uno dei pilastri su cui stiamo costruendo insieme “il posto migliore in cui vivere”».
Presenti all’evento anche il vicepresidente del consiglio regionale Gianluca Pasqui, l’arcivescovo di Camerino-San Severino Francesco Massara, il rettore dell’Università di Camerino Graziano Leoni, il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, Loredana Leoni per l’Ufficio scolastico regionale e il dirigente scolastico dell’Istituto Betti Francesco Rosati.
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