Festa in piazza Della Libertà
Cori e festeggiamenti nel centro di Macerata dei supporter della Maceratese in attesa dei calciatori di ritorno da Ancona dove nel pomeriggio hanno ottenuto al Del Conero la promozione in Serie D dopo aver superato il Montecchio ai calci di rigore.
Festa ai Cancelli
In 2.500 hanno seguito la squadra sostenendola dagli spalti per 120 minuti e poi hanno vissuto con i giocatori l’emozionante lotteria dei rigori (tutti segnati quelli dei calciatori biancorossi, oggi in divisa nera). Alla fine 6 a 4 per la Maceratese dopo l’1-1 allo scadere dei supplementari ed è iniziata la festa.
Prima allo stadio dorico, poi a Macerata. Tantissimi tifosi intorno alle 21,30 hanno invaso la zona dei Cancelli di Macerata. Cori “Macerata vuole vincere”, balli, applausi, tamburi, fumogeni, caroselli di auto con bandiere biancorosse e poi via al corteo per raggiungere piazza della Libertà, il cuore del capoluogo.
In piazza della Libertà il capitano della squadra, Luca Cognigni, ha preso il megafono: «Questa piazza meravigliosa lo meritava, meritavamo tutti insieme questo epilogo». Poi il presidente della squadra, Alberto Crocioni e i giocatori sono stati accolti all’interno del Comune dove c’erano gli assessori Riccardo Sacchi che è stato molto vicino al club tra la questione stadio e quella biglietti e Andrea Marchiori (con indosso maglia biancorossa) e si sono affacciati dal balcone per salutare i tifosi. Palazzo che per l’occasione era avvolto da una suggestiva illuminazione biancorossa.
(Foto di Fabio Falcioni)
L’assessore Riccardo Sacchi con la sciarpa biancorossa insieme all’allenatore Possanzini
Alberto Crocioni con mister Matteo Possanzini
Il capitano Luca Cognigni
Alberto Crocioni con l’assessore Andrea Marchiori in maglia biancorossa
Di nuovo in D dieci anni dopo: la Maceratese fuori dal Purgatorio
https://www.cronachemaceratesi.it/2025/05/11/spareggio-rata-avanti-1-0-allintervallo-spettacolo-biancorosso-sugli-spalti/1957508/
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Questa città è viva, e non solo per magnà o il giovedì sera universitario. Splendido lavoro dei ragazzi di una curva meravigliosa, anche oggi zero incidenti e tantissima passione. Allo stadio sono tornati anche i bambini. Ottimo il corteo per le vie del centro storico, dai Cancelli che normalmente non sono il "centro" dei festeggiamenti. Bravissimi tifosi biancorossi, a Macerata e in tutto il mondo!
Non sono Maceratese ma pensavo al mio caro amico Franco Moressi come sarebbe stato felice stasera. Un pensiero va rivolto a un grande personaggio come lui. Grazie
Bellissima emozione!Ma ora anzi prima di adesso è necessario consolidare la permanenza nella categoria senza troppe sofferenze
Deve arrivare ancora più in alto
Complimenti
Aridaje con questi 2500,eravamo molti di più
Ferramondo Gabriele il calcio è finito.
Gianluca Barboni motivazione?
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La soluzione per tutte le polemiche politiche e amministrative. Viva lo pallo’.
Barboni è il secondo commento ad minchiam che fa…è di civitanova?
Bravi tutti.. dai giocatori ai supporters delle due squadre…Maceratese con due fuori serie…Bongelli e Marras..
mi sa che il primo vista la sua giovane età è già attenzionato da diversi scouts…di serie molto superiori..
Han vede il calcio moderno come un’espressione del capitalismo avanzato, dove la spettacolarizzazione, il consumo di merci e la logica della performance dominano. Critica la mercificazione dei giocatori, la dipendenza dai dati e dalle statistiche (in linea con il concetto di “infocrazia”) e l’alienazione dei tifosi in un sistema che privilegia il profitto rispetto alla comunità.
In un articolo de Il Fatto Quotidiano, Han è citato per la frase: “Questo mondo di merci non è adatto all’abitare. Da esso dovremmo tornare a ricavare una casa”, che può essere applicata al calcio per denunciare come gli stadi e le squadre, un tempo luoghi di identità collettiva, siano oggi spesso ridotti a prodotti commerciali. Inoltre collega la frenesia del tifo e la pressione sui risultati alla “società della stanchezza”, dove l’individuo è spinto a performare senza sosta.