Tripudio all’Helvia Recina dopo il risultato finale del Montecchio
di Mauro Giustozzi
Cercasi disperatamente stadio per disputare il 4 maggio alle 16,30 lo spareggio di Eccellenza che vale la serie D Maceratese-KSport Montecchio. Un tourbillon di notizie si sono accavallate per tutta la giornata sulla possibile sede dopo il default di Senigallia. Da Fermo a Chiaravalle o Fabriano, sta di fatto che nessuna decisione è stata adottata e nessuna decisione sarà presa oggi, almeno così circola da indiscrezioni provenienti dalla Figc Marche.
Tutto rinviato a venerdì con un tentativo last minute di salvare un evento che interessa non solo le due tifoserie di Maceratese e Montecchio ma l’intera regione.
Riccardo Sacchi
«Esigiamo di conoscere dalle questure competenti quali sono i motivi ostativi che hanno portato a dire di no prima a Senigallia e in queste ultime ore a Fermo dopo che in entrambi i casi era stato detto che questi stadi potevano ospitare lo spareggio – afferma l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi -. Chi ha detto questi no deve motivarli, e lo vogliamo sapere nel dettaglio come amministratori della città, e soprattutto offrire delle soluzioni alternative dove far disputare questa partita. Troppo facile dire no e basta. Non è rispettoso verso la città, verso la società Maceratese e la sua tifoseria. L’amministrazione comunale in queste ultime 72 ore ha lavorato costantemente con i vertici della Figc nazionale e locale, con le società, con i prefetti, con le forze dell’ordine per sollecitare e individuare soluzioni praticabili, ma siamo arrivati a mercoledì sera ed ancora non è stato trovato uno stadio dove ospitare Maceratese-Montecchio. Questo è inaccettabile. Il Comune ha fatto tutto quello in suo potere e anche di più per facilitare l’individuazione di un campo dove giocare, però a questo punto ognuno deve prendersi le proprie responsabilità ed agire di conseguenza indicando qual è l’impianto dove far disputare l’incontro.
Ci dicano loro dove andare a giocare e soprattutto ci dicano i perché prima lo stadio di Senigallia e poi quello di Fermo sono stati valutati idonei e qualche ora dopo è venuta meno questa disponibilità. Non si può tenere in scacco un’intera comunità di tifosi che attende questa partita da quasi un decennio e che, a pochi giorni dalla disputa, non sa ancora dove si giocherà». Una situazione assurda, paradossale, che ha visto prima l’indicazione lunedì da parte della Federazione marchigiana del ‘Bianchelli’ di Senigallia come impianto idoneo alla disputa della finale. E’ durata neppure ventiquattrore questa designazione visto che già martedì mattina sono iniziate a circolare voci di una impossibilità ad ospitare questo incontro da parte dello stadio rivierasco.
Con tanti punti interrogativi sul perché di questa retromarcia: ci si domanda come mai questo impianto, che ospita partite di serie D della Vigor, quindi di un campionato nazionale che ha regole ancor più ferree per quanto riguarda la sicurezza, e che è stato utilizzato spesso per finali di Coppa Italia di Eccellenza regionale, due anni fa un Maceratese-Osimana a ben più alto rischio della sfida col Montecchio, quella volta partita disputata addirittura in notturna, improvvisamente sia stato reso off limits per presunti problemi di ordine pubblico.
Ma è questo il motivo oppure solo il paravento che nasconde altre pressioni arrivate per non giocare a Senigallia? Scartate nell’ordine le ipotesi Ancona (c’è la festa del patrono San Ciriaco), Ascoli (gioca in casa l’Atletico), Gualdo e Gubbio che pure si erano palesate nelle ultime ore l’alternativa che aveva preso piede e per la quale si era spesa anche l’amministrazione comunale di Macerata era stata individuata nel ‘Recchioni’ di Fermo, impianto che avrebbe garantito una limitata accessibilità per via di interi settori dello stadio chiusi perché non praticabili. Ma almeno 2000 spettatori avrebbe potuto ospitare. Quando sembrava che si fosse arrivati ad un accordo tra le società, il Comune e le forze dell’ordine fermane ecco arrivare anche qui uno stop che ha messo in stand by (non cancellata del tutto però) anche questa ipotesi.
Questa incertezza totale che aleggia ancora sullo stadio che ospiterà lo spareggio ha mandato su tutte le furie la tifoseria della Rata che, attraverso la Curva Just, ha emanato un durissimo comunicato che precede anche una protesta che stasera si snoderà in un corteo dai Cancelli di piazza Annessione (alle 21,15 il ritrovo) sino a piazza della Libertà, per avere chiarezza e chiedere di conoscere come stanno davvero le cose.
«A poche ore dalla partita più importante del campionato di Eccellenza ci vediamo – si legge nel comunicato della curva – ancora una volta lasciati appesi e in balia del nulla. Nessuna comunicazione o decisione da parte di chi dovrebbe garantire il servizio di ordine pubblico e tutelare il corretto svolgimento di una partita».
Restano sullo sfondo, ma con scarsa probabilità che accada, altre due ipotesi: la disputa della finalissima a porte chiuse senza tifosi oppure il rinvio di una settimana della partita, il che però non risolverebbe la questione del campo neutro dove giocare l’incontro. Uno slittamento che peraltro non sarebbe gradito a livello dei vertici della Lega nazionale dilettanti, visto che le Marche devono indicare il nominativo della squadra che parteciperà ai playoff nazionali entro il prossimo 12 maggio.
Venite a Tolentino, uno stadio da 4.000 posti, non ci sono pericoli di incidenti fra tifosi, perché noi di Tolentino siamo impeganti in altri spareggi. Io penso che sia una bella idea lega calcio regione Marche, forza sveglia è primave, uscite dal letargo.
Non riescono ancora a trovare il modo di aiutare Montecchio
Hai detto bene ' nasconde altre pressioni ' e tutti lo sanno oramai
Le comiche
la patata bollente... possibile che in una regione intera non si trovi uno stadio con questore e comune consensienti?
Co se teste Lu fà a citanò....
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