Scuola delle Vergini
di Mauro Giustozzi
Poli scolastici di Corneto e Vergini, i cantieri vanno veloci nel rispetto delle previsioni di conclusione nel 2026 come previsto dal finanziamento Pnrr, ma soprattutto in grado di ospitare gli alunni a partire dall’anno scolastico 2026-27.
Lo stato di avanzamento lavori delle due strutture, come si può vedere anche passando nei pressi dei cantieri, mostra come sono state ultimate le strutture portanti e l’impresa ha avviato la realizzazione dei pavimenti, dei divisori interni e degli impianti. L’obiettivo è quello di poter ultimare le opere tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, il che garantirebbe la fruizione nel nuovo anno scolastico. I progetti, redatti dagli Uffici tecnici comunali, dopo un’attenta analisi delle reali esigenze della città hanno consentito a Macerata, su 2.600 proposte presentate, di classificarsi al primo posto nelle Marche per importo finanziato e al terzo in tutta Italia (dopo Milano e Genova) per interventi sulle scuole.
Scuola a Corneto (rendering)
Le scuole accoglieranno bambini da 0 a 6 anni nel quartiere di Corneto e da 0 a 11 alle Vergini.
«Procedono col passo giusto le costruzioni dei due poli d’infanzia Vergini e Corneto, due nuovi plessi che, sebbene totalmente diversi dal punto di vista strutturale, hanno come prerogativa il benessere dei bambini che verranno ospitati – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Marchiori -. L’hub delle Vergini si sviluppa su edifici distinti tra nido e infanzia, con solo il piano terra, posti su due livelli di piano collinare, ma con spazi esterni condivisi. Gli elementi architettonici sono accattivanti, sia esternamente che internamente con soluzioni che favoriscono la cura degli spazi e l’illuminotecnica. Oltre al fabbricato, ciò che fa la differenza rispetto all’edilizia scolastica cittadina, è la collocazione urbana: una porzione di territorio esposta a sud con un paesaggio che, dall’alba al tramonto, abbraccia la costa e i monti con in mezzo le colline maceratesi».
Scuola Vergini (rendering)
Il polo delle Vergini è stato anche osservato dal ministero che lo ha eletto come un grande esempio di edilizia scolastica per la sua concezione di più poli in un’unica area; è un progetto proiettato nel futuro, sebbene in plessi divisi.
«Il polo di Corneto ha, invece, il pregio architettonico di coniugare gli spazi interni con un ampio lastrico esterno coperto che affaccia sulla città – ribadisce Marchiori – utile per far svolgere attività all’aperto, in sicurezza, in ogni stagione. In questo plesso verrà ricavata anche un’aula didattica all’aperto in stile piccolo anfiteatro».
I due nuovi poli scolastici sono altamente tecnologici e dotati delle migliori attrezzature per il risparmio energetico in relazione sia ai consumi elettrici che a quelli idrici; in grado di autoprodurre l’energia necessaria per il fabbisogno quotidiano grazie ai pannelli fotovoltaici e sono previsti dei bacini di raccolta delle acque che saranno poi riutilizzate per l’irrigazione. I locali saranno dotati di sistema di ventilazione meccanica controllata e i due poli saranno all’avanguardia sia a livello illuminotecnico che per quanto riguarda il consumo del suolo in quanto a impatto zero dato che sono ubicati in aree già destinate urbanisticamente all’edilizia scolastica. I due plessi avranno tre sezioni ciascuno per l’asilo nido (21 bambini) e tre per la scuola dell’infanzia (90 bambini).
Scuola Corneto
Con tutti sti figli che ci sono in giro
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