Roberto Cherubini, consigliere del M5S
«La sospensione dei mutui usata per il bilancio ordinario. È inaccettabile». La critica arriva dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Roberto Cherubini che, atti alla mano, evidenzia come «l’amministrazione comunale di Macerata, con un emendamento del sindaco, ha deciso di impiegare la sospensione dei mutui per far fronte a esigenze di bilancio ordinarie. Un’operazione – dice – che solleva perplessità sia dal punto di vista tecnico che etico». La variazione di bilancio, da 2,6 milioni di euro, è stata approvata ieri in Consiglio comunale. Gran parte dei fondi verrà usata nel sociale.
La premessa di Cherubini: «La Cassa depositi e prestiti ha formalizzato l’adesione alla moratoria dei mutui per l’esercizio 2025 destinata ai Comuni del cratere del sisma 2016 – si legge bell’emendamento -; tenuto conto che con il risparmio delle spese per interessi e capitale dei mutui oggetto di tale sospensione, stimato in 1,9 milioni di euro, è necessario finanziare una serie di spese atte a garantire l’operatività del Comune e la realizzazione del proprio programma amministrativo».
Allora Cherubini entra nel merito dello strumento: «Mentre i Comuni italiani affrontano difficoltà di bilancio crescenti – dice -, torna d’attualità lo strumento della sospensione del pagamento delle rate dei mutui contratti con Cassa depositi e prestiti. Una misura legittima in contesti emergenziali, ma che richiede grande prudenza nell’applicazione, soprattutto alla luce del settimo comma dell’articolo 119 della Costituzione: recita chiaramente che “i proventi derivanti da operazioni straordinarie (come appunto la sospensione dei mutui) non possono essere destinati a spese correnti”. Una regola introdotta per garantire stabilità ai conti pubblici e per evitare che interventi temporanei diventino copertura di costi strutturali. In parole semplici: non si possono usare fondi “una tantum” per tappare buchi di bilancio ordinario».
Norma che – secondo il consigliere pentastellato – fa sorgere delle perplessità sull’emendamento del sindaco di Macerata: «È come se una famiglia terremotata si spendesse tutti i soldi che ha in più derivanti dalla sospensione delle bollette. Sfruttare una leva straordinaria per garantire l’equilibrio dei conti dell’anno in corso equivale, di fatto, a spostare il problema nel tempo, caricando il peso sui bilanci futuri. E quindi sulle spalle dei nostri giovani, che si troveranno a pagare rate maggiorate o posticipate, senza aver beneficiato dei servizi corrispondenti. È fondamentale che le amministrazioni locali agiscano nel rispetto della Costituzione e con una visione di lungo periodo». E conclude: «La sospensione dei mutui può essere una risorsa, ma va gestita con rigore. Usarla per coprire spese correnti significa compromettere il futuro. E questo, in democrazia, non è accettabile».
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