Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli
Inammissibile il ricorso per chiedere la decadenza del sindaco Roberto Lucarelli. Così ha deciso il tribunale di Macerata (sezione Civile) sul ricorso che era stato presentato dai consiglieri Sandro Sborgia, Lucia Jajani, Luca Marassi e dalla ex consigliera Rosella Paggio. «Sborgia, Jajani, Marassi e Paggio condannati a pagare 8.750 euro al sindaco Lucarelli per le spese di lite» dice una nota del comune di Camerino. La sentenza è del 20 marzo 2025. Il ricorso era stato a maggio 2024 nei confronti del sindaco Roberto Lucarelli sostenendo la sua incompatibilità.
«Sborgia, Jajani, Marassi (in qualità, oggi, di consiglieri comunali di minoranza) insieme alla non eletta consigliere Rosella Paggio – dice il Comune – il 29 maggio 2024 avevano presentato un’azione popolare per dichiarare la decadenza di Roberto Lucarelli dalla carica di sindaco del comune di Camerino per conflitto d’interesse. I quattro ricorrenti, per l’ennesima volta, lamentavano l’incompatibilità del sindaco con alcuni soci della ditta Edilasfalti & C. srl (subappaltatrice di alcuni lavori) per rapporti di parentela e affinità entro il secondo grado.
La questione era stata già affrontata e respinta in Consiglio comunale lo scorso 10 maggio 2023, in seguito ad una mozione presentata dal gruppo di opposizione avente esattamente lo stesso oggetto del ricorso presentato in Tribunale, il Consiglio ha bocciato la richiesta dell’opposizione in quanto non c’era e non c’è alcuna incompatibilità del sindaco.
Il sindaco Roberto Lucarelli, difeso dall’avvocato Luca Forte, oltre a sostenere l’insussistenza dell’incompatibilità del sindaco aveva eccepito anche l’inammissibilità del ricorso, in quanto proposto oltre il termine di trenta giorni previsto per l’impugnazione della delibera del Consiglio comunale (che era del 10 maggio 2023). La sentenza ha stabilito che il ricorso presentato a maggio 2024 contro il sindaco era inammissibile in quanto il Consiglio comunale si era già espresso bocciando la tesi pretestuosa dell’opposizione. Il collegiale giudicante, a causa della non ammissibilità del ricorso, non si è potuto esprimere nel merito in quanto la procedura impedisce di proseguire nel giudizio se il ricorso è considerato inaccettabile. Inoltre, i giudici hanno ritenuto non rilevante la tesi esposta da Sborgia secondo cui la delibera di Consiglio Comunale del maggio 2023 non avrebbe avuto l’effetto di far decorrere un termine di decadenza per l’azione popolare, bensì hanno chiaramente affermato che la delibera ha espressamente e specificatamente affrontato la questione della non incompatibilità del sindaco». «Con questa sentenza mettiamo la parola fine ad una vicenda pretestuosa e spiacevole – dice il sindaco Roberto Lucarelli – volta solo a buttare discredito sulla figura del sindaco. Nonostante queste perdite di tempo, che solo per pochi attimi distolgono l’attenzione dal nostro obiettivo, come sempre a testa bassa lavoro insieme a tutta la mia amministrazione per il bene della nostra amata Camerino».
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