Aato 3, gestore unico del servizio idrico
Lavoro di tecnici e consulenti quasi concluso
Voto in assemblea entro pochi giorni

MACERATA - Calcolando una concessione ventennale o trentennale, ecco che si parla di 1,2 miliardi di euro o di 1,8 miliardi di euro. Intesa anche sul mantenimento dei livelli occupazionali

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Alessandro Gentilucci, presidente dell’Aato3

di Luca Patrassi 

Quasi ultimato il lavoro dei tecnici e dei consulenti delle società operative nell’ambito di Aato 3: positivo l’incontro di giovedì scorso ed ora dovrebbe essere convocata, dal presidente Alessandro Gentilucci, entro la prossima settimana l’assemblea dei soci Aato 3 per approvare il cronoprogramma e la proposta di allineamento delle scadenze della concessioni portandole tutte al prossimo 31 dicembre (quella di Cma è in scadenza a giugno). L’accordo di massima è quello già definito alcune settimane fa e che richiama in buona sostanza la proposta avanzata dal presidente della Provincia e sindaco di Macerata Sandro Parcaroli: nuova società utilizzando SiMarche scarl, si procederà alla fusione per incorporazione di Unidra mentre il nodo della presenza di un privato in Astea (la società di gestione della concessionaria Cma) viene risolto il trasferimento della gestione in Cma con un aumento di capitale dedicato o con un conferimento da parte di Cma della sola concessione già riallineata.

Per dare un riferimento economico la partita che si gioca attorno alla gestione integrata del servizio idrico vale circa sessanta milioni di euro all’anno, vale a dire il volume di affari consolidato delle società di gestione operative (Apm, Atac, Astea, Aassm di Tolentino, Assem di San Severino, Acquambiente srl e Valli Varanensi srl che serve cinque Comuni dell’entroterra montano ed ha appena iniziato l’attività). Calcolando una concessione ventennale o trentennale, ecco che si parla di 1.2 miliardi di euro o di 1.8 miliardi di euro. Cifre importanti per l’economia locale ed anche per il rilievo sociale visto che si parla di acqua e i sindaci hanno sempre manifestato la volontà di mantenere la gestione pubblica evitado la messa a gara e l’ingresso dei privati. Dopo anni di silenzio, i sindaci finalmente sono riusciti a trovare una posizione unitaria ed ora appunto nei prossimi giorni dovrebbe passare al voto dell’assemblea dei soci di Aato 3 la proposta di arrivare a un gestore unico con una società pubblica e con un cronoprogramma che determini le tempistiche. Si avvierà cioè il processo di unificazione degli affidamenti in essere mediante unione per fusione fusione per incorporazione e conseguente rinnovo dei rapporto della unica concessione (non più tre) in capo ad un unico soggetto . Prevista Una volta fatta la fusione per incorporazione di Unidra in SiMarche, le società Atac, Apm, Assm, Assem, Acquamabientemarche e Valli Varanensi anch’esse socie della nuova consortile potranno effettuare, anche prestazioni accessorie in favore di di SiMarche, che sarà unico concessionario di Aato 3. Poi ci saranno gli aumenti di capitale, aperti anche ai Comuni che saranno rimasti fuori dalle operazioni di fusione e conferimento con tendenziale allineamento ai valori equivalenti alla percentuale di partecipazione all’assemblea di Aato 3. Operazioni che richiederanno tempi non brevi ed allora la proposta alla prossima assemblea è quella appunto di allineare la prima scadenza di Cma con le altre al 31 dicembre 2025 e quindi, autorizzare la proroga tecnica degli affidamenti almeno al 31 dicembre 2027, con la presentazione di una istanza di candidatura.

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