«Civitanova torni città dello shopping,
non di “malamovida” e gang»

L'INTERVENTO - Giuseppe Salvucci, commercialista, ex assessore della giunta Marinelli e simpatizzante di Fdi commenta l'emergenza sicurezza in città: «Servono più controlli soprattutto nel weekend quando assistiamo a generalizzati fenomeni di disagio giovanile e di sosta selvaggia»

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Giuseppe Salvucci

«Movida, disagio giovanile e parcheggi senza regole, no alla tolleranza zero, ma regole e controlli. Non è accettabile che episodi di “disagio giovanile” o una movida molesta creino disturbo a tutti quelli che vengono a Civitanova per fare shopping o per cenare nei nostri ristoranti».

La pensa così il commercialista Giuseppe Salvucci, simpatizzante di Fratelli d’Italia, ex assessore della giunta Marinelli. A seguito di settimane cui si è molto discusso di sicurezza, tra comitati per l’ordine pubblico che si sono svolti a Civitanova, consiglio comunale dedicato all’analisi del fenomeno delle bande giovanili e, non ultime, le parole del Sottosegretario all’Interno Prisco, rilasciate a Cronache Maceratesi, che promette potenziamento di risorse, Salvucci interviene per sottolineare alcuni aspetti: «Sebbene sia vero come dice il sottosegretario Prisco che le Marche siano una delle regioni più tranquille d’Italia è necessario – sottolinea Salvucci – che il controllo del territorio e la gestione della vita sociale siano sottoposti a controlli stringenti soprattutto nel fine settimana. Mi auguro che questa amministrazione e in primis il nostro sindaco Fabrizio Ciarapica, da sempre attento ai problemi di sicurezza della nostra città, intensifichi i controlli sul rispetto delle regole che siano quelle della sicurezza nelle aree urbane, della viabilità, o della capienza dei locali. Ritengo sia necessaria una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio soprattutto nel fine settimana, quando assistiamo a generalizzati fenomeni di “disagio giovanile” sia di “sosta selvaggia” che in alcuni luoghi mettono a rischio l’incolumità pubblica. Con l’approssimarsi della stagione estiva non vorrei si replicassero gli episodi di violenza dello scorso anno. Vorrei che Civitanova fosse conosciuta non come una terra dove è permesso fare tutto, ma come una citta dello shopping e del divertimento per tutti, non una città delle baby gang e della mala movida».

(l. b.)

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