Mirco Braconi
«Il protrarsi della polemica relativa alla casa di riposo, montata dall’opposizione nel corso dell’ultimo consiglio comunale, conferma la totale assenza di argomenti da parte della minoranza che, di fronte a 13 milioni di euro di opere in corso di realizzazione, prova ad incendiare la foresta che cresce rigogliosa». Così il capogruppo di maggioranza del consiglio comunale di Potenza Picena, Mirco Braconi, interviene sulla questione che, da giorni ormai, accende il dibattito locale, sollevata dal gruppo consiliare di opposizione Idea Futura con la consigliera Alessandra Perticarà. «Un caso montato ad arte – secondo Braconi -, con tanto di siparietto durante l’ultima seduta del Consiglio, e poi cavalcato con video manifesti e comunicati stampa privi di qualsiasi contenuto veritiero, realizzati con il solo scopo di gridare sopra a fatti che parlano da soli».
Allora il capogruppo di maggioranza entra nel merito della questione: «Questa amministrazione realizzerà la casa di riposo – annuncia -, come dichiarato in campagna elettorale. Il non inserimento dell’opera nel piano triennale (il sindaco lo ha già spiegato bene), non implica nulla, poiché lo stesso piano può essere aggiornato annualmente. Vanno trovate le risorse e va individuato un luogo che possa essere adatto alla struttura pensata. Non è abitudine di questa maggioranza promettere a vuoto, come invece ci risulta accadeva in passato, quando si affiggevano manifesti con il disegno della nuova piazza Matteotti o si presentava il progetto della nuova scuola primaria di Porto Potenza Picena. Opere mancate, portate avanti fattivamente dall’amministrazione di centrodestra. Chi oggi, in un tentativo di misero accattonaggio di credibilità, invoca scuse agli elettori, come fossimo tra l’altro alla fine del mandato, ha mai chiesto scusa per tutto questo?».
Sulla questione interviene anche il consigliere comunale Simone Pantanetti, impegnato nella raccolta firme per la realizzazione della nuova casa di risposo: «Abbiamo assunto un impegno che porteremo avanti, nei modi e nei tempi che una gestione responsabile della cosa pubblica richiede. La volontà resta quello di dare una risposta concreta ai 1.500 firmatari della petizione, chiamati più volte in causa dall’opposizione al solo scopo di strumentalizzare la vicenda. Ci lascino lavorare. Le somme si tirano alla fine del mandato elettorale e non a pochi mesi dall’inizio. Non siamo certo noi a fare campagna elettorale sulla pelle dei nostri anziani».
«Nuova casa di riposo fuori dal piano delle opere pubbliche: smascherate le promesse di Tartabini»
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