Da sinistra: Francesco Pio Colosi, Silvia Luconi, Silvia Tatò (FdI) e Monia Prioretti (Tolentino nel cuore)
di Francesca Marsili
A parole la sfiducia a Sclavi l’avrebbero sottoscritta tutti dal fronte opposto, nei fatti è rimasta lettera morta. Nuova fiammata nella politica cittadina, stavolta tra i partiti di opposizione. Ad accendere la scintilla la mancata mozione di sfiducia al sindaco Mauro Sclavi proposta da Civico22 (centrosinistra), sfumata per mancanza di firme, dove il Pd bacchetta Civico 22 e il centrodestra rilancia con un ordine del giorno.
«Ci accusano di non aver sottoscritto la mozione, ma non dicono che hanno inviato una mail solo al consigliere Prioretti e non agli altri», affermano i consiglieri di centrodestra Francesco Pio Colosi, Silvia Luconi, Silvia Totò e Monia Prioretti. Il loro interrogativo è se dietro la mancata convocazione alla firma non ci fosse proprio un disegno volto a non far approdare in Consiglio la mozione. La mozione infatti per poter essere discussa in Consiglio doveva avere le firme di 6 consiglieri, due quelle apposte: Massimo D’Este (Civico 22) e Luca Cesini (Pd), e con quelle dei quattro consiglieri avrebbe raggiunto il numero. «Perché Civico 22 non ha scritto a tutti? – chiedono i quattro -. Forse perché in realtà preferiva che la mozione non fosse accettata? Forse perché bastava dire alcune cose sui giornali per fare vedere che aveva preso le distanze dall’attuale amministrazione? Inoltre – proseguono – in Consiglio sarebbero comunque serviti 9 voti per poter approvare la sfiducia, ma le opposizioni contano al massimo 8 membri, se includiamo anche il gruppo misto. Tecnicamente non avremmo comunque ottenuto il risultato, e politicamente avremmo legittimato la maggioranza. Ma forse tutto questo non interessava a Civico 22 e Pd, preoccupati solo dal fatto di prendere le distanze dall’attuale maggioranza, visto quanto fatto e dichiarato in passato».
Massimo D’Este e Paolo Dignani di Civico 22
I consiglieri di Fratelli d’Italia e Tolentino nel cuore rispondono anche alle dichiarazioni di Paolo Dignani, coordinatore di Civico22: «Non accettiamo lezioni da chi cambia direzione solo per cercare di tirarsi fuori dalla vergogna che ha macchiato inesorabilmente questa amministrazione – sottolineano – Ci vuole una bella faccia di bronzo da parte di chi, tramite il proprio candidato sindaco D’Este, che si è fatto immortalare in una stretta di mano alla vigilia del ballottaggio, subito dopo gioiva dicendo: “I nostri voti confluiti su Sclavi” parlando di “convergenza programmatica”. Il nostro orgoglio – proseguono – risiede nella coerenza e nella distanza da questa maggioranza e dalla sinistra che avrebbe votato chiunque pur di mandare a casa una compagine che aveva fatto molto per la città. Non abbiamo la presunzione di insegnare la politica a nessuno, ma che non ci vengano date lezioni su chi ha vinto cosa. Oggi, chi è stato bocciato è Sclavi con la sua maggioranza, oltre a Civico22 e alla sua coalizione, che con i silenzi in consiglio comunale dimostra la propria corresponsabilità per una Tolentino ferma».
Dopo la fumata nera della mozione di sfiducia a Sclavi i consiglieri di centrodestra rilanciano con un ordine del giorno per il Consiglio comunale di giovedì prossimo «in cui descriviamo tutto ciò che è avvenuto nelle scorse settimane, esprimendo il nostro sdegno per l’immagine che il sindaco ha dato alla città, dimostrando palesemente di essere inadeguato al ruolo insieme a tutta la sua squadra di governo. Se quanto dichiarato da Civico 22 è vero, ci aspettiamo almeno il loro voto favorevole, insieme a quello del Pd, al nostro odg, che ha lo scopo di narrare i fatti come sono realmente avvenuti e con il desiderio che finalmente questa amministrazione si renda effettivamente conto della brutta immagine che ha dato di sé alla città. Purtroppo, in questo momento, nonostante i numeri della maggioranza si siano fortemente ridotti, non possiamo essere noi a votare la sfiducia, ma solo il sindaco e la sua maggioranza possono decidere di fare un passo indietro per il bene di tutta la città, passo indietro che vista la presunzione, temiamo non avverrà».
Federico Pieroni
Irritato anche il consigliere del Gruppo misto Federico Pieroni (fuoriuscito dalla lista del sindaco Tolentino civica e solidale) che conferma di essere stato contatto da D’Este per sottoscrivere la mozione, ma spiega perché non è stato messo nelle condizioni di farlo: «Ho ricevuto la bozza della mozione e chiesto di poterla ampliare, ritenendo necessario riportare alcuni fatti mancanti. Il giorno successivo è arrivata la totale chiusura al confronto, mi è stato detto che il testo non era emendabile perchè già concordato col Pd. Sorpreso, ho contattato il segretario cittadino del Pd e il loro consigliere Cesini, e dopo una lunga telefonata ci siamo accordati per avviare un tavolo di confronto e arrivare ad un testo condivisibile a tutti. Poi nessun altro contatto. Ritengo che questa sia tutta opera di Civico 22, che annaspa nell’indifferenza della cittadinanza e cerca di emergere».
Matteo Pascucci
A sostegno di Pieroni arrivano le parole del segretario cittadino del Pd Matteo Pascucci, che lasciano presagire un ennesimo strappo, stavolta all’interno della minoranza di centrosinistra. «La proposta di una mozione di sfiducia presentata da Civico 22 non ha raggiunto il numero di firme necessario per essere portata in Consiglio. Pur condividendo i motivi che hanno spinto alla presentazione dell’atto, comprendiamo anche le riflessioni di chi ha ritenuto che il testo potesse essere migliorato e arricchito con ulteriori elementi di discussione – afferma Pascucci bacchettando Civico 22 per la chiusura a Pieroni -. Riteniamo che le sfide politiche e amministrative di Tolentino richiedano un confronto serio e approfondito tra tutte le forze di minoranza. Per questo, il Pd di Tolentino tramite il ruolo svolto dal capogruppo Cesini, è già al lavoro per favorire l’apertura di un tavolo di dialogo, con l’obiettivo di elaborare un testo condiviso che possa avere il giusto peso e rappresentare in modo chiaro e deciso l’opposizione alla maggioranza. Crediamo che il confronto tra le diverse sensibilità politiche sia essenziale per costruire un’alternativa solida e credibile per il governo della città. Per questo, ci impegneremo affinché le prossime iniziative dell’opposizione siano frutto di un’ampia condivisione, garantendo trasparenza, partecipazione e incisività nell’azione politica».
Tolentino, ufficializzate le deleghe: «Legate alle vocazioni professionali»
Colpo di scena a Tolentino, Tonnarelli assessore per poche ore: si dimette per incompatibilità
Tolentino, maggioranza in frantumi: anche Pieroni lascia e passa al gruppo misto
«Questa maggioranza ha fallito: niente scuse, Sclavi si deve dimettere»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati