Il mattatoio
di Luca Patrassi
C’è un imprenditore che potrebbe essere interessato alle sorti del mattatoio di Villa Potenza, struttura messa all’asta da tempo dal commissario liquidatore. La notizia si è diffusa in questi giorni ed è stata accolta evidentemente con grande interesse visto che si tratta di andare a risolvere una questione che negli ultimi tre decenni ha prodotto effetti devastanti sulle casse in particolare del comune di Macerata.
Ad oltre trent’anni dalla realizzazione della struttura, subito rivelatasi un flop milionario, il Comune potrebbe finalmente chiudere una vicenda costata svariati milioni di euro alle casse pubbliche. Di recente le associazioni di categoria sono tornate alla carica per chiedere alla Regione e al Comune di affrontare una questione che si trascina da anni senza trovare una soluzione utile per gli allevatori che rischiano di trovarsi senza una struttura di macellazione di riferimento.
La Regione è disponibile a contribuire all’ammodernamento dell’impianto ma finora non si è visto un soggetto istituzionale disponibile ad occuparsi direttamente della struttura.
Parlare del mattatoio di Villa Potenza significa anche rievocare il “bagno di sangue” non per i bovini ma per i contribuenti maceratesi. Una struttura realizzata nei primi anni Novanta con un piano che prevedeva la macellazione di un numero di capi di tre volte superiore a quelli registrati negli anni precedenti nel vecchio impianto e con un dispendioso sistema di refrigerazione. Immediati i bilanci fallimentari ma le amministrazioni dell’epoca hanno continuato impunemente con ricapitalizzazioni milionarie ed inutili a carico dei contribuenti. Anni fa si è data in gestione la sola attività di macellazione, ma il quadro economico è rimasto inalterato a carico del Comune. Ora c’è un commissario liquidatore e un bene messo all’asta per 6/700mila euro in cerca di acquirenti e di un rilancio produttivo. E’ per questo che nei giorni scorsi ha suscitato grande interesse la notizia che c’è un imprenditore della zona e del settore che si è mosso per studiare un piano di azione e valutare l’acquisto con mantenimento della forza lavoro.
Ricordo che c' era di mezzo un noto maceratese, di quelli sempre alla ricerca dell'affare...non fu solo questo il flop
Qualcuno del settore interessato?immagino già chi possa essere.....
Alla ricerca delle case da 1 euro?
I soliti noti
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Speriamo bene sarebbe ora di un cambio radicale.
Quella del Mattatoio, cosi come tante altre Opere Pubbliche locali, è l’esempio di come si hanno delle “visioni” del futuro, anche interessanti, che purtroppo vengono poi azzoppate (se non addirittura suicidate) dal solo motivo che si guardano con le lenti da vista sbagliate, che deformano la realtà.
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Il Mattatoio era stato pensato per un bacino di utenza non solo di Macerata, ma per buona parte della Provincia.
Nell’ottica della chiusura di molti dei mattatoi (cittadini) già presenti da Camerino a Civitanova.
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Quando ci si è accorti che il previsto bacino di utenza non era di oltre 120/130 MILA persone, ma solo per 45 mila, si sarebbe dovuto correre ai ripari e adeguare la struttura.
Cosa che non è stata fatta e che ha comportato delle quasi trentennali INUTILI spese per il Comune.
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E questo errore politico non è certo l’unico, visto che anche molto ci sarebbe da dire sul Terminal delle Corriere di Piazza Pizzarello (che ha massacrato tutta quella zona) o dell’eliminazione dei posti auto intorno alle mura (non creando valide alternative).
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Ma anche altre scelte “strategiche”, presentate come intelligenti negli anni scorsi, alla prova dei fatti si sono rivelate dei piccoli/grandi magnifici
.fallimenti
Penso alla Galleria delle Fonti dove ci piove dentro o alla, poco lungimirante, idea di intasare (la già intasata) Via Cioci di ulteriori Istituti Superiori (dopo quelli storici dell’Istituto d’Arte e di Ragioneria), non essendoci strade adeguate ne parcheggi.
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E la lista di stupidate, nel corso degli ultimi 30 anni potrebbe a lungo continuare