Colpo di scena al mattatoio:
un imprenditore valuta l’acquisto

MACERATA - La struttura è finita all'asta e ci sarebbe qualcuno del settore interessato. Realizzata nei primi anni Novanta si è rivelata un flop milionario

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Il mattatoio

di Luca Patrassi

C’è un imprenditore che potrebbe essere interessato alle sorti del mattatoio di Villa Potenza, struttura messa all’asta da tempo dal commissario liquidatore. La notizia si è diffusa in questi giorni ed è stata accolta evidentemente con grande interesse visto che si tratta di andare a risolvere una questione che negli ultimi tre decenni ha prodotto effetti devastanti sulle casse in particolare del comune di Macerata.

Ad oltre trent’anni dalla realizzazione della struttura, subito rivelatasi un flop milionario, il Comune potrebbe finalmente chiudere una vicenda costata svariati milioni di euro alle casse pubbliche. Di recente le associazioni di categoria sono tornate alla carica per chiedere alla Regione e al Comune di affrontare una questione che si trascina da anni senza trovare una soluzione utile per gli allevatori che rischiano di trovarsi senza una struttura di macellazione di riferimento.

La Regione è disponibile a contribuire all’ammodernamento dell’impianto ma finora non si è visto un soggetto istituzionale disponibile ad occuparsi direttamente della struttura.

Parlare del mattatoio di Villa Potenza significa anche rievocare il “bagno di sangue” non per i bovini ma per i contribuenti maceratesi. Una struttura realizzata nei primi anni Novanta con un piano che prevedeva la macellazione di un numero di capi di tre volte superiore a quelli registrati negli anni precedenti nel vecchio impianto e con un dispendioso sistema di refrigerazione. Immediati i bilanci fallimentari ma le amministrazioni dell’epoca hanno continuato impunemente con ricapitalizzazioni milionarie ed inutili a carico dei contribuenti. Anni fa si è data in gestione la sola attività di macellazione, ma il quadro economico è rimasto inalterato a carico del Comune. Ora c’è un commissario liquidatore e un bene messo all’asta per 6/700mila euro in cerca di acquirenti e di un rilancio produttivo. E’ per questo che nei giorni scorsi ha suscitato grande interesse la notizia che c’è un imprenditore della zona e del settore che si è mosso per studiare un piano di azione e valutare l’acquisto con mantenimento della forza lavoro.



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