di Luca Patrassi
Un dipendente della Ast di Macerata si è rivolto al giudice del lavoro del Tribunale di Macerata per vedere riconosciuti i propri diritti. E fino a qui nulla di particolare, la novità è nell’oggetto del contenzioso: il fatto di avere i buoni pasto invece di doversi rivolgere alla mensa aziendale.
E’ quanto emerge dalla lettura di una determina della direzione Ast appena pubblicata all’albo pretorio: «con ricorso notificato il 7 aprile 2023, un dipendente dell’Ast, si rivolgeva al Tribunale di Macerata, sezione Lavoro, per ottenere l’accertamento del suo diritto ad usufruire dei buoni pasto, invece della mensa, da gennaio 2018 a settembre 2022 e, per l’effetto, la condanna dell’ente al pagamento di 1.478 euro, oltre interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo o della diversa somma determinata in corso di causa. Il tutto con vittoria di spese e competenze di causa. L’azienda si costituiva in giudizio con l’assistenza dell’avvocato Alessandro Ferri». Nell’udienza del 17 ottobre 2024 «il giudice formulava alle parti una proposta transattiva, consistente nella definizione della lite a fronte del versamento da parte della Ast convenuta in favore della ricorrente di complessivi mille euro netti, comprensivi anche di contributo alle spese di lite sostenute». L’Ast ora ha aderito alla proposta in questione e disposto il pagamento della somma indicata al ricorrente.
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