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Atto aziendale Ast presentato ai sindaci,
il direttore Marini rassicura:
«Servizi nei territori, modifiche se utili»

MACERATA - Molti gli amministratori locali presenti oggi a Piediripa, una vasta serie di doglianze che spaziano dalla carenza di medici alle infrastrutture. Presente al completo il management dell'azienda sanitaria. Il dg: «La mia idea è di aggiustare l’aggiustabile, le cose che non hanno senso le modificheremo»

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di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)

Assemblea dei sindaci della Ast dedicata alla presentazione dell’atto aziendale quella di oggi pomeriggio a Piediripa nella sala convegni della Provincia.

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica con Alessandro Marini. A destra il sindaco Sandro Parcaroli

Convocazione a cura del presidente dell’assemblea, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, presenti quasi tutti i primi cittadini (o i loro delegati) del territorio servito dalla Ast iniziando dal sindaco di Macerata e presidente della Provincia Sandro Parcaroli e proseguendo con l’assessora di Castelraimondo Ilenia Cittadini giunta con neonato al seguito che ha partecipato alla seduta con grande attenzione. Direzione Ast Macerata presente al completo con il direttore generale Alessandro Marini, il direttore amministrativo Milco Coacci e la direttrice sanitaria Daniela Corsi.

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Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova e presidente dell’assemblea dei sindaci

Ad aprire i lavori proprio Ciarapica: «Un impegno che ci eravamo presi appena nominati era quello della nomina di un organismo di rappresentanza, lo faremo a breve. Quella di oggi è un’occasione importante, la volontà è quello di migliorare i servizi territoriali, non soltanto quelli ospedalieri. Il contesto è diverso dal passato, per limitarsi a un esempio l’allungamento della vita media impone approcci diversi. Richieste nuove, non solo della lista di attesa: ci sono sempre più persone con malattie neurodegenerative, tipo l’Alzheimer, che mettono in pericolo la stabilità delle famiglie per via delle difficoltà legate all’assistenza».

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Alessandro Marini, direttore dell’Ast

La relazione del dg Marini parte dalle sollecitazioni arrivate da Ciarapica: «Percorso di collaborazione con gli enti locali. Nelle Marche ci sono 35mila pazienti affetti da Alzheimer, abbiamo necessità di rivedere il sistema delle offerte. Gli strumenti messi in campo consentono di avere una risposta più vicina. La responsabilità è nostra, diretta. Ho gestito per cinque anni l’Asur Marche con un atto aziendale molto vecchio, del 2005. L’atto aziendale può essere un contenitore generale o un documento snello che rischia però di contenere poco. In realtà è uno strumento dinamico».

Il riflesso locale: «Sono qui da poche settimane, non conosco bene i territori ma avrò la possibilità di verificare l’organizzazione locale e conoscere gli amministratori». Gli elementi di riferimento: «Il territorio maceratese è complesso, ospita un quinto della popolazione marchigiana e occupa il 30% del territorio marchigiano: diffusione dei servizi per dare risposte fuori dal livello ospedaliero. Abbiamo 1700 posti letto di assistenza residenziale e semiresidenziale, molti di più di quelli ospedalieri (715 nelle quattro strutture) e questo è un dato importante in una logica di sistema e di rete. Ci sono poi la telemedicina e i Punti salute, momenti importanti di assistenza che saranno fortemente implementati. Abbiamo 20 milioni di euro per gli ospedali di comunità, dovremo lavorare per una integrazione tra personale strutturato e medici di libera scelta».

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Alessandro Marini e il sindaco Sandro Parcaroli all’ingresso della Provincia

«La mia idea – ha osservato ancora il dg Marini relativamente all’atto aziendale – è quella di aggiustare l’aggiustabile, le cose che non hanno senso le modificheremo». I motivi di dibattito: «Perchè la Uoc di Geriatria non è stata attivata? Non c’era dal 2017, ma l’elemento dirimente è che non possiamo uscire dal tetto di 194 unità operative che non sono caselle vuote ma piene, avremo comunque la possibilità di recuperare con una procedura concursuale che richiederà almeno un anno». Un altro elemento al centro di discussioni, la chirurgia tiroidea a Civitanova: «Ci sono tanti strumenti per valutare se funziona, uno è la valutazione degli esiti. Sono sicuro che con questa modalità avremo un incremento della qualità e della attrattività». Un’altra criticità: «L’84% di accessi al pronto soccorso è senza urgenza immediata ma si rivolge all’ospedale perchè non è assorbita dal territorio». Il giudizio del sindaco Fabrizio Ciarapica: «Apprezzo molto il lavoro svolto e l’impegno a valutare eventuali modifiche».

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Sono seguiti interventi di diversi amministratori (Giuseppe Casali di Porto Recanati, Vincenzo Felicioli di Fiuminata, Rosa Piermattei di San Severino, Franco Capponi di Treia, Sara Tomani di Visso, Andrea Gentili di Monte San Giusto, Giancarlo Ricottini di Fiastra, Lorena Cardinali di Montecosro, Angela Barbieri di Montefano, Roberto Lucarelli di Camerino) che hanno denunciato criticità locali quali ospedali depotenziati, adeguamento e copertura delle spese per le residenze protette, carenza di medici di guardia e di base, eccesso di unità operative amministrative.

 

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