Isabella Tonnarelli
di Francesca Marsili
Ennesimo colpo di scena in giunta: a meno di 24 ore dalla nomina, si dimette l’assessore Isabella Tonnarelli. Alla base delle sue dimissioni una incompatibilità.
E dalla porta del Comune, siamo a quattro assessori usciti, tra cacciati e dimessi, nel giro di una settimana, un poker raro, l’ennesimo scossone nell’amministrazione guidata dal sindaco Mauro Sclavi.
L’incompatibilità di Tonnarelli, 48 anni, architetto, è legata al suo ruolo all’interno del Comune di San Ginesio, dove ricopre una elevata qualifica: ha l’incarico come Posizione organizzativa nell’Area tecnica sisma dal 2021, ed è rimasta assessore per una manciata di ore.
Per tutta la giornata di ieri nessun vertice dell’amministrazione ha risposto al telefono dopo la notizia, e la consueta riunione di giunta del giovedì pomeriggio non è stata fatta per mancanza del numero di assessori necessario.
Mauro Sclavi, sindaco di Tolentino
Dopo la cacciata dell’assessore Fabiano Gobbi, sostituto da Benedetta Lancioni, va quindi a vuoto con uno scivolone clamoroso la prima delle due sostituzioni a seguito dell’espulsione degli altri due: Elena Lucaroni e Flavia Giombetti. L’ennesima gatta da pelare per il primo cittadino che si trova nel mezzo di una bufera politica senza precedenti per il Comune di Tolentino.
Dopo lo strappo avvenuto in casa Sclavi, con la defenestrazione di tutti gli assessori espressione delle sua lista “Tolentino civica e solidale”: Lucaroni e Giombetti, oltre a quella di Gobbi di Forza Italia l’unico rimpiazzato con la neo assessora Benedetta Lancioni con un accordo già siglato ad inizio mandato, il sindaco si è rivolto a figure tecniche per sostituire le atre due. E dopo le dimissioni della Tonnarelli i due ruoli restano vacanti. Prevista per oggi la pubblicazione del documento ufficiale sulle dimissioni dell’ennesima, a questo punto, ex assessore Isabella Tonnarelli.
E’ la seconda volta che l’amministrazione Sclavi si trova a nominare figure che poi risultano incompatibili, il caso precedente riguarda Stefano Servili, eletto nella lista del sindaco, che nel 2022, dopo essere stato nominato presidente del Cda della municipalizzata Assm, si è dovuto dimettere per una presunta incompatibilità con la sua professione di dirigente medico chirurgo nell’allora Asur Marche, azienda sanitaria che ha una convenzione con l’Assm per le attività di riabilitazione e di medina dello sport alle Terme di Santa Lucia.
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Come si fa a non sapere chi nomina e chi è nominato, di essere incompatibile per la carica per cui è
stato scelto, accettando l’incarico.
Per loro ormai è un gioco tanto pagano i cittadini
Spero che chi vi ha votato capisca che hanno eletto degli amministratori dilettanti……