Giunta decapitata, Sclavi:
«E’ stata la maggioranza a chiedermi
di cacciare Gobbi, Lucaroni e Giombetti»

TOLENTINO - Il sindaco fa chiarezza sulle motivazioni che l'hanno portato a ritirare le deleghe ai tre ex assessori: «C’è un documento firmato da tutti i capigruppo nel quale mi si chiedeva di prendere provvedimenti molto forti nei loro confronti. Non è possibile che all’interno della coalizione esistano posizioni completamente divergenti e contrarie che impediscano, o si rifiutano, di giungere a una sintesi politica»

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Il sindaco Mauro Sclavi

di Francesca Marsili

C’è un documento che ne chiedeva la loro rimozione alla base della cacciata dei tre assessori Elena Lucaroni e Flavia Giombetti (Tolentino civica e solidale) e Fabiano Gobbi (eletto in quota Tolentino popolare ma poi passato a Forza Italia). «Ho dovuto fare la scelta che ogni sindaco è tenuto a fare: garantire un governo alla città rispettando l’alleanza costituita», spiega con una nota il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi l’indomani del terremoto politico a due anni e mezzo dall’insediamento. Alla base della scelta, che sta dividendo i cittadini, «c’è un documento firmato dai capigruppo delle tre liste di maggioranza e consegnatomi nel corso di una riunione l’11 ottobre scorso, nel quale mi si chiedeva di prendere provvedimenti, anche forti, molto forti, nei confronti dei tre assessori», sottolinea il sindaco. Il primo cittadino vuole fare chiarezza sulle motivazioni che lo hanno portato a firmare i decreti di revoca dei tre assessori: «i cittadini meritano di comprendere la situazione che si è venuta a determinare al netto delle ricostruzioni più o meno fantasiose». Parte dal progetto politico, quando nel 2022 si è costituita, in vista delle elezioni, una coalizione tra tre liste: Tolentino Civica e Solidale, Tolentino Popolare e i Riformisti per Tolentino.

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Fabiano Gobbi

«Ho accolto l’idea di dar vita una coalizione così composta, esattamente come l’hanno accolta tutti i protagonisti di questa vicenda, dando per scontato che ognuno avrebbe messo del suo per amalgamare esperienze e estrazioni a volte anche parecchio diverse. Purtroppo non sempre è stato così». Analizza le tre posizioni. Parte dall’ex assessore alle Attività produttive e Commercio Fabiano Gobbi, eletto in quota Tolentino popolare ma che nel 2024 è diventato di Forza Italia grazie ad un accordo tra Sclavi, Alessandro Massi e il partito forzista. «Come già più volte ribadito, esisteva un accordo di turnazione interno alla sua lista di riferimento, accordo disatteso, e successivamente si sono aggiunte problematiche nei rapporti con i consiglieri». L’accordo prevedeva che a metà mandato Gobbi cedesse il testimone alla consigliera Benedetta Lancioni, eletta con 74 preferenze contro le 63 dell’ex assessore per una sorta di ricambio generazionale. Lancioni, assistente sociale, è stata nominata assessore ieri.

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Elena Lucaroni

Per quanto riguarda le altre due: Giombetti e Lucaroni, «il problema risiede nei comportamenti che, prime avvisaglie a marzo e dal maggio 2024 – prosegue il primo cittadino- hanno portato a una levata di scudi non di una sola parte politica, come sento provocatoriamente dire, ma da parte dei consiglieri comunali di tutte e tre le liste che hanno richiesto, alla presenza degli stessi assessori, un cambio di atteggiamento o, in alternativa, l’allontanamento».

Sclavi evidenzia di «aver cercato personalmente, come già in altre occasioni, di svolgere un ruolo di mediazione per garantire la continuità dell’amministrazione. Anche in occasione della consegna del documento da parte dei capigruppo ho cercato di calmare gli animi, ma la situazione ha continuato a incancrenirsi e, alla fine, anche alla luce degli ultimi eventi, ho dovuto fare la scelta. Non è possibile che all’interno della coalizione esistano posizioni completamente divergenti e contrarie che impediscano, o si rifiutano, di giungere a una sintesi politica nel corso dell’attività amministrativa – conclude -. Il buon senso ci indica che chi non è più d’accordo con la maggioranza da loro stessi voluta e costituita avrebbe potuto spontaneamente lasciare l’incarico che ricopriva, senza obbligarmi a scelte tanto forti. Del resto anche le stesse liste di appartenenza avevano chiesto a loro, un cambio radicale di comportamento in virtù di una maggiore coralità e collaborazione».

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Flavia Giombetti

Dopo la cacciata di Giombetti e Lucaroni, che avevano le deleghe rispettivamente alle Politiche sociali- Salute – Istruzione la prima, e alla Ricostruzione – Pnrr la seconda, è stata nominata assessore un tecnico esterno al perimetro politico: l’architetto Isabella Tonnarelli, già presidente dell’Accademia Filelfica alla quale i rumos vedono attribuirle la delega alla Cultura, in mano al sindaco sino a oggi. Ancora senza un nome il terzo assessore, che di certo sarà anch’egli non intercettato tra gli attuali consiglieri comunali.

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