Alcuni dei professionisti e delle professioniste che si sono avvicendati nell’arco della giornata
di Alessandra Pierini
Un robot chirurgico è il tassello che manca all’Ast di Macerata per affrontare i tumori senza avere nulla da invidiare ai migliori ospedali d’Italia. Robot chiesto a gran voce da dottori e dottoresse delle varie specialità coinvolte, e sono davvero tante, quando si affronta un cancro. Robot che dovrebbe arrivare a breve secondo quanto assicurato da Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità della Regione Marche, davanti alla qualificata platea che ha preso parte oggi al World Cancer Day nell’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata.
L’assessore regionale Filippo Saltamartini con il dottor Mauro Pelagalli
Una maratona in cui, a passarsi il testimone, sono stati una trentina di professionisti impegnati in ogni campo dell’oncologia e che nell’insieme, nell’Ast di Macerata cura il 15-20% dei pazienti con tumori delle Marche.
«Abbiamo deciso di dedicare questa giornata – ha spiegato Mauro Pelagalli, direttore del Dipartimento materno infantile dell’Ast e organizzatore dell’iniziativa – ad evidenziare siamo riusciti a unire in questa Azienda una entità oncologica che opera in piena sinergia. Ognuno di noi ha spiegato nel dettaglio cosa accade in ogni reparto, dalla Medicina, alla Chirurgia, dall’Anatomia patologica, alla Rianimazione, passando per la Ginecologia, la Radiologia e così via. È servito a conoscerci tra di noi nel dettaglio e, al tempo stesso, per far capire cosa siamo in grado di fare. Dieci anni fa, chi avesse scoperto di avere un tumore, probabilmente avrebbe tentato il viaggio della speranza, oggi non solo non serve andare altrove ma qui si trova una delle migliori squadre in campo oncologico, oltre al fatto che una buona fetta di tumori è curabile e guaribile».
L’intervento del dottor Walter Siquini
A proposito di sfide del futuro, è Pelagalli a riassumere quanto emerso nel corso della giornata di lavori: «La terapia medica si è ben sincronizzata. Oggi conosciamo tutti i dettagli del tumore e la chirurgia può tutto. Dal punto di vista della medicina, saranno sempre più importanti lo studio genetico e la prevenzione medica primaria. A questo dovremo affrontare provvedimenti per migliorare la qualità della nostra vita agendo sull’ambiente, sull’aria e sul cibo che mangiamo».
La dottoressa Lucilla Servi
A portare i saluti del Comune di Macerata in apertura è stata la vice sindaca di Macerata Francesca D’Alessandro. A chiudere l’assessore Saltamartini: «Noi siamo una delle migliori oncologie del mondo per professionalità e tecnologia disponibile- ha detto – abbiamo una classe di medici che neanche io credevo di avere prima di diventare assessore. Col nuovo ospedale di Macerata avremo anche la possibilità di portare avanti tutte le cooperazioni che avete già avviato». L’assessore difende la scelta della Link University («E’ una opportunità che abbiamo colto, altrimenti lo avrebbero fatto altri») e incoraggia i professionisti: «Vi chiedo di andare avanti sulla strada che avrete intrapreso e di spingere più possibile sulla prevenzione che fa davvero la differenza».
Si sono poi avvicendate le relazioni dei singoli medici tutte dal titolo “Oncologia nell’ Ast di Macerata, tra presente e futuro” ma ognuna declinata sulle peculiarità della singola unità operativa. Un quadro di quanto si sta pianificando per adesso e per il futuro, in un ottica di collaborazione tra tutte le specialità, senza barriere esattamente com’ è nello spirito del World Cancer Day.
La vice sindaca Francesca D’Alessandro
Il direttore Alessandro Marini
La direttrice sanitaria Daniela Corsi
Gianni Fermanelli, segretario della Fondazione Carima
La consigliera regionale Anna Menghi
Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli
Il dottor Marco Sigona
Il Dottor Walter Siquini, un grande, sia a livello umano che professionale.
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