Operai non pagati minacciano di buttarsi,
«Mancate retribuzioni in aumento.
Servono più controlli nei cantieri»

TOLENTINO - La Fillea Cgil dopo la clamorosa protesta dei due operai: «profonda preoccupazione. Sempre più spesso riscontriamo anche non adeguata formazione rispetto ai criteri di salute e sicurezza»

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Polizia, vigili del fuoco, polizia locale al cantiere di Tolentino

Stipendi in arretrato, due operai salgono sulla gru minacciando di buttarsi, la Fillea Cgil sui fatti avvenuti questa mattina Tolentino: «profonda preoccupazione, sempre più spesso nei cantieri del cratere riscontriamo mancate retribuzioni ai lavoratori e non adeguata formazione rispetto ai criteri di salute e sicurezza». Questa mattina i due lavoratori, un 19enne e un 29enne egiziani dopo essere saliti su di una gru alla fine ne sono ridiscesi ma c’è voluto l’arrivo del titolare che aveva dato i lavori in subappalto alla ditta di cui erano dipendenti per sbloccare la situazione e convincerli a scendere.

«Pur non condividendo la decisione presa dalle maestranze di salire in cima alla gru del cantiere – dice la Fillea Cgil -, assumendo di fatto un rischio per la loro sicurezza, come organizzazione sindacale non possiamo non cogliere la disperazione di chi pur lavorando da diversi mesi non venga giustamente retribuito. Per tale motivo abbiamo ritenuto doveroso recarci in loco per cogliere cosa stesse accadendo ed attivarci per sostenere le rivendicazioni dei lavoratori».

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Secondo il sindacato: «Riscontriamo sempre più spesso, rispetto all’attività che quotidianamente svolgiamo all’interno del cratere, mancate retribuzioni dei lavoratori, la mancata iscrizione nella casse edili delle maestranze, non adeguata formazione rispetto alla salute e sicurezza, in particolar modo all’interno della catena di subappalti. Sempre più spesso i lavoratori ci richiedono di intervenire per il recupero di diverse mensilità non corrisposte dalla propria azienda attraverso la responsabilità in solido cui le aziende appaltanti sono tenute». Essenziale poi, secondo il sindacato, sono l’applicazione del badge e del settimanale di cantiere «per individuare la presenza dei lavoratori nei cantieri in cui effettivamente questi si trovano ad operare dal primo giorno di lavoro».

Secondo la Cgil c’è «necessità di implementare gli organismi ispettivi al fine di incrementare i controlli all’interno dell’area della ricostruzione rispetto alle effettive presenze di azienda e lavoratori, sicurezza e applicazione del contratto e la necessità di dar seguito agli incontri del tavolo flussi della manodopera».

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