Alessandro Marini, direttore generale Ast Macerata
di Luca Patrassi
Numeri tanto importanti quanto ingessati nelle possibilità di utilizzo quelli del bilancio preventivo per l’anno 2025 appena varato dall’Azienda sanitaria territoriale di Macerata guidata, da poco meno di un mese, dal direttore generale Alessandro Marini. Il totale dei costi di gestione per il 2025 è stato stimato in 634 e rotti milioni di euro, «obiettivo principale – si legge nell’atto firmato dalla direzione Ast – è quello di garantire in via preventiva il rispetto dell’equilibrio patrimoniale e finanziario aziendale attuando una programmazione delle attività aziendali per l’anno 2025 in linea con le risorse disponibili. Con la delibera 2015 del 2024 l’Ast di Macerata è stata autorizzata alla redazione del bilancio preventivo economico 2025 del bilancio Pluriennale di Previsione 2025-2027 con un’assegnazione di risorse complessiva pari ad euro 621,2 milioni di euro comprensiva di contributi da destinare agli investimenti pari a 4,4 milioni di euro ed una mobilità passiva extraregionale ed internazionale pari a 29,3 milioni di euro. Il livello di entrate proprie da garantire è di 13,5 milioni di euro».
A confrontare gli ultimi due bilanci preventivi emerge che il valore della produzione è in crescita del 3.4%. In aumento di 1.9% i costi del personale fissati in 189 milioni di euro 866 dei quali per il personale medico, 82 per il personale sanitario, 13 per gli amministrativi e poco più di quattro milioni per consulenze, collaborazioni, interinali). Per la nota vicenda degli acquisti di prodotti oltre i limiti fissati dalle convenzioni, in bilancio è inserito un rimborso di 1.8 milioni di euro dalle aziende farmaceutiche per pay back. La previsione di spesa per i servizi sanitari per assistenza ospedaliera da Case di cura private è di 16 milioni, di quasi nove milioni per assistenza ospedaliera da altri privati. Stimato in forte crescita il fronte della mobilità attiva interregionale ed internazionale: oltre i 20 milioni nel 2025 contro i 16,4 nel 2024. Cresce anche, con una percentuale di molto inferiore, la mobilità passiva: stimata nel 2025 a 20 milioni contro i 16,4 del 2024.
La relazione del direttore generale Alessandro Marini contiene una lunga serie di indicazioni. La prima criticità arriva dalle statistiche legate alla popolazione: «Nella provincia di Macerata la speranza di vita alla nascita è di 81,7 anni per gli uomini e di 86,0 per le donne, valori sostanzialmente allineati al dato regionale, che è di 81,8 anni per gli uomini e di 85,9 per le donne e più alti rispetto al dato medio nazionale che è di 81,1 per gli uomini e di 85,2 per le donne (dati Istat 2023). L’indice di vecchiaia, determinato come rapporto tra il numero di ultra-sessantacinquenni e la popolazione tra 0 e 14 anni, è pari al 223% valore leggermente inferiore al dato storico regionale che è di 226% e al di sopra di 23 punti percentuali rispetto al dato nazionale, che si attesta a 200%. Al 01/01/2024 gli ultra-sessantacinquenni dell’Ast Macerata sono 77.105 e rappresentano il 26,48% della popolazione residente, dato leggermente superiore alla media regionale del 2024 che è al 26,2% e decisamente superiore al dato italiano che si attesta al 24,34%.ed in costante crescita di anno in anno». Gli elementi sanitari sottolineati dal dg Marini: «Nell’anno 2024 i posti letto direttamente gestiti sono pari a 715 unità (senza conteggio del Nido), comprendenti 104 posti letto di Dh/Ds, 22 posti letto di riabilitazione e lungodegenza e, infine, 589 posti letto ordinari. Dal punto di vista quantitativo, oltre al numero complessivo dei ricoveri, incrementano le giornate di degenza ma, soprattutto, il numero degli interventi e dei relativi Drg chirurgici (raggruppamento omogeneo di diagnosi). Dal punto di vista qualitativo è possibile osservare il miglioramento dei tassi di occupazione dei posti letto e l’incremento del peso medio del Drg. C’è un miglioramento, seppur contenuto, nella capacità di dare risposte agli assistiti all’interno dell’Ast». Gli elementi positivi: «Occorre notare come, a fronte di un finanziamento sostanzialmente stabile, analizzando i dati di attività, l’Ast di Macerata presenti un trend crescente di volumi. Infatti dall’analisi del pacchetto dei ricoveri ordinari, valutandone gli scostamenti sugli stessi periodi degli anni precedenti, è possibile osservare una crescita che probabilmente si protrarrà anche nel 2025. Tale dato positivo è replicato anche dal numero degli interventi principali in correlazione ai costi per i dispositivi medici. E’ interessante notare quale migliore indicatore di esito, che il numero dei decessi intraospedalieri continua a ridursi. Certamente le azioni poste in essere per il recupero e miglioramento delle liste d’attesa hanno contribuito al raggiungimento di un livello di volumi superiori allo storico, risultato che ci si attende di migliorare nel corso dell’anno 2025».
Infine un faro acceso sul consumo reputato eccessivo di alcune classi di farmaci: «Effettuando il confronto benchmark con la spesa pro-capite di Regioni più virtuose, si implementano le azioni su quelle classi di farmaci la cui spesa pro-capite a livello Ast evidenzia uno scostamento significativo rispetto a quella di riferimento individuata nelle regioni più virtuose. In particolare si isolano gli Atc che hanno valori pro-capite molto elevati e si ipotizza un recupero pari almeno alla metà del differenziale». Tra le classi su cui saranno poste le azioni più impattanti figurano antidepressivi, antiepilettici, sostanze modificatrici dei lipidi, oppiodi, betabloccanti, antiemicranici.
Mobilità passiva per 29.3 milioni di euro, indica il flusso di cittadini che vanno a curarsi al di fuori della regione di residenza, di conseguenza la scarsa capacità attrattiva della Regione e delle proprie strutture, ecco dove migliorare invece di risparmiare sui farmaci
I betabloccanti costano dai 2 ai 7 e salvano una vita, le associazioni antiipertensive funzionano meglio e costano meno che la prescrizione di due molecole separate... Si può continuare all'infinito
I farmaci sono approvati da AIFA per cui utilizzabili tutto il territorio nazionale. I medici devono prescrivere secondo scienza e coscienza e i medicinali a loro disposizione sono supportati da letteratura scientifica di alto livello, per cui come si può vietare di utilizzarli? Puoi fregare la persona ignorante, ma quella istruita, quella che sa cosa gli spetta e cosa no, o quella che ti fa " chiacchierare" con l'avvocato specializzato in merito non la freghi. Se ti fa causa e perdi, come spesso e volentieri avviene, per l'asur so' soldi mal spesi
Lo xarelto è diventato generico (spero efficace) ma se lo vuoi a pagamento costa 65!!! Se la popolazione invecchia Uccideteli così Risparmiate.
La gente prende farmaci o và in ospedale x fare dispetto a voi ,
E certo perché i betabloccanti li assumo per divertimento e per far spendere di più la Ast di Macerata, ma imparare ad ottimizzare le spese che è meglio.
Quindi? Tirano a sorte chi deve assumere farmaci sopra citati?
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Ed infine ci sono le Case della Salute e/o di Comunità che si stanno mangiando 8 soldi del PNRR…Quando gli edifici saranno finiti, quale personale ci metterete dato che andrà pagato con i soldi della spesa corrente e non del PNRR ? Ma soprattutto i Medici di base ci verranno? Temo che essendo una categoria fortemente legata alla cassa pensionistica ENPAM , al sindacato FIMMG e alla Federazione degli Ordini dei Medici vi tirerà un bello scherzetto , altro che lo sciopero dei trasporti con i precettati da Salvini…