Tumore del collo dell’utero:
oltre 7mila esami nel Maceratese

SANITA' - Nel 2024 l’adesione agli screening ha raggiunto il 33%. Il 15 febbraio a Macerata un congresso sulla prevenzione e la vaccinazione

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L’ospedale di Macerata

Oltre 7mila esami per la prevenzione del tumore al collo dell’utero sono stati eseguiti nel 2024 nel territorio dell’Ast di Macerata. Rappresentano un’adesione del 33% tra le donne che si sono sottoposte a Pap test e Hpv test. Dati forniti dall’azienda sanitaria per incentivare la prevenzione:  il tumore del collo dell’utero è il secondo più frequente tra le donne dopo quello al seno, con circa 2.500 diagnosi annue in Italia.

Dal luglio 2023, lo screening oncologico nelle Marche utilizza l’Hpv test, più efficace nella fascia 30-64 anni. Per rafforzare la prevenzione, la Regione ha esteso la vaccinazione anti-Hpv anche alle farmacie e per aumentare la consapevolezza il 15 febbraio, alla biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, si terrà il congresso «Prevenire è proteggere, scegli la vaccinazione».

«Nel 2024 come Ast di Macerata abbiamo effettuato più di 7000 esami, Pap test e Hpv test, che rappresentano il 33% di adesione da parte delle donne– afferma Lucia Marinelli, responsabile degli screening dell’azienda sanitaria -. E’ un buon risultato perché abbiamo mantenuto la stessa adesione di quando si eseguiva come esame solo il Pap test, ma cercheremo in futuro di migliorarci».

Le campagne di prevenzione primaria (vaccino anti-Hpv) e secondaria (test) rivestono un ruolo cruciale nel ridurre sensibilmente l’incidenza del tumore, pur essendo in Italia ancora bassi i dati delle coperture vaccinali.

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Mauro Pelagalli primario del reparto di ostetricia e ginecologia

«Il tumore del collo dell’utero è il secondo per frequenza tra le donne dopo il tumore della mammella, con circa 2.500 diagnosi l’anno. E’ causato da un’infezione da papillomavirus umano che si trasmette per via sessuale – spiega Mauro Pelagalli, primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Ast di Macerata -. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente, tuttavia quando la stessa persiste nel tempo si formano lesioni nel tessuto del collo dell’utero che possono evolvere in cancro. I programmi di screening offerti dalla sanità pubblica permettono di eseguire gratuitamente esami specifici per individuare precocemente lesioni pre-cancerose in modo da poterle trattare e risolvere». La letteratura scientifica dimostra sia l’efficacia della vaccinazione anche in chi ha già ricevuto trattamenti per lesioni preneoplastiche, che la maggiore efficacia dell’Hpv test rispetto al Pap test nel trovare lesioni, nella fascia di età 30-64 anni.

«L’Ast di Macerata è impegnata in prima linea nella promozione di campagne di screening, perché crediamo che la diagnosi precoce rappresenti l’arma più efficace nella prevenzione del tumore del collo dell’utero»  – ha dichiarato il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. «Come Regione abbiamo potenziato la prevenzione oncologica, estendendo la somministrazione del vaccino anti Papilloma virus anche alle farmacie per allargare la platea delle persone vaccinate, con l’obiettivo di contrastare la malattia e di ridurre i costi sanitari- ha aggiunto l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini – La prevenzione è fondamentale per garantire il diritto alla salute dei cittadini, per questo è importante aderire ai programmi di screening e usufruire delle vaccinazioni offerte».



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