Area ex Capam, il sindaco ordina
la pulizia entro 60 giorni.
«Un successo dopo due anni di lotte»

MACERATA - L’azienda che si occupava di commercio all’ingrosso di lubrificanti, carburanti e oli esausti con relativo stoccaggio, è in concordato preventivo dal 2008: ora il proprietario ha 60 giorni per la bonifica della vegetazione che ha invaso tutta l'area. Esulta Alberto Cicarè (Strada Comune) che aveva segnalato più volte la situazione: «Ce l'abbiamo fatta»

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L’ex Capam

di Luca Patrassi

Il sindaco Sandro Parcaroli aveva annunciato ieri in consiglio comunale la firma dell’ordinanza ed oggi è stata pubblicata all’albo pretorio del Comune, atto soggetto alla privacy ma già l’oggetto è chiaro: pulizia dell’area ex Capam a Sforzacosta.

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Una vicenda che risale a parecchi anni fa ed oggetto di una lunga serie di segnalazioni. Ieri appunto il sindaco, sulla base anche di quanto emerso dai sopralluoghi, ha disposto che il proprietario dell’area provveda entro sessanta giorni allla pulizia e al ripristino del decoro igienico e ambientale. Soddisfatto il consigliere comunale Alberto Cicarè che si intesta il risultato positivo: «Ce l’abbiamo fatta. Dopo quasi due anni dall’approvazione della nostra mozione – osserva l’esponente di Strada Comune-Potere al popolo – dopo accessi agli atti, raccolta firme, articoli di stampa, un esposto alla Procura, è arrivato il risultato che aspettavamo. Il sindaco durante il Consiglio comunale ha annunciato di aver emanato l’ordinanza per la pulizia dell’area ex Capam. Ora il proprietario ha 60 giorni per la bonifica della vegetazione che ha invaso tutta l’area e che attualmente impedisce di eseguire una ispezione delle cisterne che contenevano idrocarburi. Se il proprietario non lo farà, dovrà essere il Comune a provvedere, ponendo le spese a suo carico».

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Infine i ringraziamenti al primo cittadino Sandro Parcaroli: «Grazie al sindaco che si è deciso a provvedere, emanando l’ordinanza. Ora dovrà dare seguito e garantire la messa in sicurezza dell’area. Una vittoria, che dedichiamo ai cittadini di Sforzacosta che non si sono arresi. Si può fare. Ce l’abbiamo fatta».

Alberto Cicarè a proposito di quell’area aveva parlato di “bomba ecologica” in pieno centro abitato. L’azienda che si occupava di commercio all’ingrosso di lubrificanti, carburanti e oli esausti con relativo stoccaggio, è in concordato preventivo dal 2008. Ora l’ordinanza sindacale che si spera possa rivelarsi utile a risolvere la questione in piedi appunto da tanti anni.

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