La rotatoria del “sospetto”,
Marzetti sulla mappa della sanità:
«Concentreranno tutti i servizi a Macerata?»

POLITICA - L'ex consigliere comunale di centrodestra converge con la posizione di Mario Morgoni (Pd) sulla rotonda realizzata lungo la strada Regina per agevolare l'accesso al nosocomio maceratese: «Assurdo motivare un’opera per facilitare l'accesso al programmato ospedale di Macerata che, se andrà bene, sarà operativo tra almeno una decina di anni. Sospetto si voglia penalizzare quello di Civitanova»

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Sergio Marzetti

«Sospetto che la Regione stia, nella totale indifferenza di chi potrebbe e dovrebbe intervenire, programmando la concentrazione di tutti i servizi sanitari a Macerata». Sergio Marzetti, ex consigliere comunale di Civitanova converge verso la posizione dell’ex senatore Mario Morgoni che nei giorni scorsi, partendo dai lavori per la rotatoria tra la statale e la strada Regina ha dato una lettura delle presunte intenzioni della sanità regionale rispetto ai poli ospedalieri.

La rotatoria infatti viene finanziata come opera per agevolare l’accesso al nuovo ospedale di Macerata. Una spiegazione che viene guardata con sospetto dal momento che dalla statale a Porto Recanati gli ospedali più vicini sono quelli di Civitanova o al massimo Torrette o il nuovo Inrca.

«Realizzare oggi una rotatoria all’ingresso della strada Regina, all’incrocio con la statale 16, motivando l’opera come intervento per facilitare l’accesso al programmato ospedale di Macerata, che, se andrà bene, sarà operativo tra almeno una decina di anni, è, a dir poco, assurdo. Semmai il vero problema non è l’accesso alla strada Regina, ma tutta la strada stessa: molto trafficata, di ampiezza ridotta e rettilinei che inducono ad una pericolosa velocità, come purtroppo hanno dimostrato i numerosi incidenti. Il mio sospetto è che la Regione stia sotto sotto, e, nella totale indifferenza di chi potrebbe e dovrebbe intervenire, programmando la concentrazione di tutti, o quasi tutti, i servizi sanitari pubblici a Macerata, penalizzando l’ospedale di Civitanova che deve far fronte ad un bacino di utenza di oltre 150mila cittadini – sottolinea Marzetti concordando con le ipotesi di Morgoni in una convergenza bipartisan sull’argomento -. Non si spiega, infatti, la continua riduzione delle attività ospedaliere, e, in particolare, il mancato completamento e utilizzo di quei 3mila metri quadrati ancora grezzi, disponibili per ampliare la disponibilità dei servizi. Macerata sta assistendo da molti anni ad un preoccupante esodo sia commerciale che demografico verso la costa. Esodo, secondo me, inarrestabile, anche dopo la realizzazione del nuovo ospedale. Civitanova, piaccia o non piaccia, è in continua crescita da tutti i punti di vista, grazie soprattutto all’impegno dei nostri imprenditori e degli stessi cittadini. È dovere, perciò, della politica garantire a loro, e non solo, servizi sanitari adeguati sia in termini qualitativi che quantitativi».

Un allarme rispetto al depotenziamento di alcuni reparti dell’ospedale civitanovese era arrivato nei giorni scorsi anche da Forza Italia, partito del sindaco Fabrizio Ciarapica, al quale anche le parole di Marzetti sembrano indirizzate e che lasciano intendere un tira e molla rispetto alla gestione sanitaria regionale sull’ospedale di Civitanova. Non a caso infatti al consiglio comunale aperto sulla sanità voluto dalla giunta regionale è stata la stessa maggioranza a non garantire il numero legale per lo svolgimento dell’incontro.

«Costruiscono la rotatoria sulla Regina per andare al nuovo ospedale di Macerata. Una beffa: a rischio quello di Civitanova»



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