Il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli (in piedi)
di Monia Orazi
A Camerino per il recupero del palazzo comunale e del teatro Marchetti emergono criticità sui costi con aumenti di oltre 1,4 milioni per la parcella dei progettisti, che hanno chiesto un adeguamento a seguito del raddoppio dell’importo dei lavori passati da poco più di 10 ad oltre 21 milioni di euro. Il complesso intervento di restauro dell’edificio, simbolo identitario della città, sta affrontando un periodo di stallo, con aumenti dei costi che superano il milione e mezzo di euro rispetto al contratto originale.
Durante l’ultimo consiglio comunale, in risposta a un’interrogazione presentata dal consigliere Romina Fattoretti sullo stato della ricostruzione, sono emersi i dettagli degli aumenti che stanno rallentando il progetto di ristrutturazione dell’edificio, danneggiato dal sisma otto anni fa. «Il palazzo comunale rappresenta per ogni città il cuore pulsante delle istituzioni, è un luogo dove si celebrano i momenti più significativi della vita di una comunità – ha dichiarato la consigliera Fattoretti – per Camerino questa ristrutturazione ha un significato ancora più profondo, non si tratta solo di recuperare un edificio di valore storico e artistico, ma di restituire alla nostra comunità un simbolo identitario». Le cifre presentate dal sindaco Lucarelli mostrano aumenti sostanziali su due fronti: i compensi per la progettazione sono saliti da 481mila a oltre un milione di euro. I costi per la direzione lavori, che è opzionale, sono passati da 212mila a 1,1 milioni. Complessivamente, la differenza tra il contratto originale e le richieste presentate ammonta a più di 1,4 milioni. Confermata da Lucarelli la richiesta fatta ai progettisti che avevano già depositato il progetto esecutivo, di modificarlo in modo da recuperare prima il teatro, ritenuto fulcro della socialità nel centro storico. «Sono ammissibili ripensamenti perché chi comanda decide, sono perplessa su procedure che allunghino i tempi e aumentino i costi», ha sottolineato Fattoretti, evidenziando come «queste incertezze non fanno altro che alimentare l’incertezza tra i cittadini di una città già particolarmente segnata».
«Non è possibile approvare un progetto che non è in linea con la legge», ha dichiarato il sindaco Roberto Lucarelli riferendosi al quadro tecnico economico che prevede costi per 2,1 milioni. «Andare ad approvare un progetto che passa da un contratto di 693mila a un altro di 2,1 milioni, quindi circa tre volte tanto, potrebbe far sì che qualcuno alzi la mano e metta in discussione la gara stessa», ha aggiunto il primo cittadino. La struttura commissariale ha espresso «criticità e dubbi sulla sussistenza dei requisiti previsti dall’articolo 106 per procedere alla modifica del contratto, che prevede un aumento massimo degli importi del 50%». Il primo cittadino ha specificato che non sarà necessario riapprovare un nuovo progetto, ma occorrerà modificare quello esistente secondo quanto già previsto dall’ordinanza speciale del maggio 2021, che prevedeva la possibilità di sdoppiare l’intervento in due tronchi distinti, teatro e municipio, per accelerare i lavori. «La richiesta dell’amministrazione nasce dalla volontà di ridare alla città un simbolo che penso sia il simbolo di socialità più grande che c’è all’interno del centro storico, che è il teatro», ha sottolineato il sindaco, evidenziando però la necessità di procedere nel rispetto delle normative vigenti.
«La nostra comunità merita risposte chiare e concrete, perché la ricostruzione del comune-teatro non è solo un progetto edilizio ma un simbolo di rinascita per tutta la città», ha concluso Fattoretti nella sua interrogazione. La questione si presenta particolarmente delicata anche per i funzionari comunali che dovranno autorizzare le modifiche contrattuali, considerando che «la responsabilità degli atti è legata ai responsabili e ai funzionari prima di tutto». L’amministrazione dovrà ora attendere il parere del collegio consultivo tecnico, come suggerito dal sub-commissario, per dirimere le criticità emerse ed andare avanti con l’iter di recupero.
Sborgia boccia Lucarelli: «Due anni di nulla e raddoppiano i costi del palazzo comunale»
«Recupero del palazzo comunale e del teatro Filippo Marchetti: approvato il progetto definitivo»
Perché il resto invece corre
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
e te pareva… poi è la prima volta che succede.
Anche qua sarebbe bello vedere questi 21 milioni quanto corrispondono unitariamente al metro quadro o metro cubo dell’intervento. Facendo un semplice conto corrispondono a più di 100 appartamenti da 100 metri quadri costruiti a nuovo (costi molto abbondanti di mercato non quelli pagati da Pantalone) tutto il complesso da ristrutturare corrisponde in volumetria a 100 appartamenti?